Ripresi il 7 Aprile le demolizioni delle case abusive ordinate ed eseguite dalle Procure di Napoli. Infatti già dalle prime ore del mattino sono giunte di nuovo le ruspe ad Ischia per ripristinare la legalità su uno dei territori più martoriati dal cemento selvaggio: infatti fra Ischia e Procida, La Procura di Napoli prevederà circa 600 demolizioni, di cui 140 già rese esecutive. Ieri mattina le ruspe sono entrate in azione a Forio d'Ischia dove si è incominciato ad abbattere una parte di un complesso turistico: si tratta di Villa Mattera a Forio d'Ischia, struttura quasi completamente illegale, dove lo stato dei fatti del residence si presenta davvero complesso: per l'80 per cento delle realizzazioni c'è stato un patteggiamento in primo grado, dunque a far eseguire la sentenza sarà competente la Procura della Repubblica e per motivi tecnici, questo 80 per cento non è stato demolito ieri. E' incominciato a cadere sotto i colpi del braccio meccanico delle ruspe il rimanente 20 per cento di competenza della Procura generale: per questa parte del complesso, corrispondente a tre miniappartamenti, c'è stato infatti un processo di appello con relativa sentenza di condanna passata in giudicato. Disperazione e avvilimento da parte dei proprietari che hanno pensato di commettere l'abuso edilizio per incrementare le attività commerciali del proprio residence, motivo quest'ultimo che ha spinto l'associazione locale anti-abbattimenti a non scendere in piazza per protestare di nuovo contro la ripresa degli abbattimenti: "Purtroppo ogni costruzione edilizia è frutto di lavoro e sacrifici, sia in termini economici che umani - tiene a commentare Luigi Pisani, presidente del comitato "Diritto alla Casa di Necessità delle popolazioni di Ischia e Procida" - ma abbiamo ritenuto di non esporci in questo caso, comunque sofferto, perchè e' da diversi mesi che protestiamo e lottiamo per difendere il diritto alla casa di necessità dei cittadini ischitani. Purtroppo questo abuso edilizio non può essere considerato di necessità e non consente ad una famiglia di avere un tetto sotto cui stare, ma di incrementare delle attività commerciali. Anche questo è un dramma per la nostra isola - precisa Luigi Pisani - perchè questa problematica degli abbattimenti sulle isole di Ischia e Procida, fino ad oggi ha dimezzato di molto le presenze turistiche e sta mettendo in ginocchio tutta l'economia turistica locale, e non solo. Dobbiamo di nuovo scendere in piazza a protestare perchè ormai urge un provvedimento legislativo per sospendere le demolizioni, perchè diversamente se non si trovano dei rimedi, altre famiglie andranno rovinate e molte aziende turistiche ischitane falliranno". Mentre sono riprese ad Ischia le demolizioni, la demolizione di un manufatto comprendente due case a Torre del Greco è stata sospesa e rinviata tra dieci giorni, come tiene a commentare l'avvocato Fabrizio Anania del comitato "Diritto alla Casa di Necessità" di Torre del Greco: "La demolizione in questione che era prevista per questa mattina dal parte del comune, è stata sospesa e rinviata tra dieci giorni. Sembrerebbe che il sindaco Ciro Borriello non abbia voluto firmare l'ordinanza di esecuzione da parte del comune e l'avvocato amministrivista è riuscito ad ottenere una sospensiva. Dobbiamo continuare a fare pressioni sulla politica locale, regionale e nazionale - conclude l'avvocato Fabrizio Anania - perchè ormai è una situazione molto precaria, se non drammatica, quella vissuta da intere famiglie. Solo a Torre del Greco solo previsti oltre 1500 abbattimenti di manufatti abusivi, tra i quali 60 a breve: tutto questo non potrà che fare aumentare il disagio sociale ed economico vissuto fino ad oggi". Dello stesso parere anche l'architetto Anna Scarpato, vice-presidente del comitato della Penisola Sorrentina, nonostante non siano iniziate le demolizioni in costiera previste in questi giorni: "In penisola sorrentina sono previste a breve ben cinque demolizioni. Dobbiamo assolutamente sollecitare un provvedimento legislativo affinchè possano essere sospese le demolizioni. Il nostro è un territorio supervincolato e necessita di una nuova e più aggiornata normativa urbanistica e ambientale. La nostra intenzione è tutelare le abitazioni di necessità per non continuare a rovinare altre famiglie e cercando di contrastare seriamente l'abusivismo edilizio, soprattutto quello di speculazione affaristica". Nelle prossime ore, infine, le ruspe torneranno all'opera a Sant'Antonio Abate.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»