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Sequestrati e rapinati in casa, con i malviventi che hanno fatto irruzione in casa loro mentre dormivano, per quello che sembra essere un colpo in stile 'arancia meccanica'. Torna in terrore nelle ville vesuviane, con al centro del mirino ancora un noto professionista di zona. Sono state infatti ore d'inferno quelle vissute la notte scorsa da un ortopedico e dai suoi familiari, ostaggio di un gruppo di spietati criminali.
I ladri - almeno tre dalle prime ricostruzioni - sarebbero entrati in azione nel cuore della notte tra lunedì e martedì, neutralizzando il sofisticato sistema d'allarme installato all'ingresso per poi introdursi nella villa di un noto medico di Boscotrecase. Una volta nell'abitazione, la gang lo avrebbe immobilizzato e legato fino all'alba assieme a moglie e figli, razziando tutta la merce di valore recuperabile in stanze e cassetti, tra cui ovviamente gioielli e soldi.
Immediata, all'alba, la segnalazione alle forze dell'ordine che ha sancito la fine di un incubo. Sul caso stanno provando ora a far luce i carabinieri della stazione di Trecase, coordinati dalla compagnia di Torre Annunziata. Vista la gravità della circostanza, i militari hanno da subito iniziato le indagini per identificare e bloccare i pericolosi rapinatori. Da qualche tempo, diversi episodi di aggressioni e rapine hanno luogo con frequenza nell'hinterland vesuviano: quest'ultimo caso di barbara violenza getta ancora di più nella preoccupazione un'intera comunità.
Lo scorso ottobre un caso analogo si verificò nella periferia di Terzigno, con i ladri - in quel caso cinque uomini - a tenere in scacco un'intera famiglia, derubandola di oggetti per un valore complessivo di migliaia di euro. Appena un mese dopo una raffinata operazione dei carabinieri della compagnia oplontina portò all'arresto di 15 persone tra italiani e rumeni al Piano Napoli di Boscoreale, tutte accusate di associazione a delinquere finalizzata al compimento di furti negli appartamenti. A febbraio un furto con sequestro notturno andò invece in scena in una tabaccheria di via Plinio, a Pompei.
