Cronaca
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Castellammare - Abusi edilizi nel Castello Medievale, le motivazioni del sequestro: sigilli a 3 gazebo

La scoperta di alcune strutture costruite senza titolo è stata effettuata durante un sopralluogo a seguito della segnalazione di un privato cittadino. Il sindaco Cimmino ha firmato oggi l’ordinanza per prescrivere al titolare il ripristino dello stato dei luoghi. Il sequestro non riguarda l'intera struttura, ma esclusivamente le opere abusive.

tempo di lettura: 2 min
di red
13/10/2021 18:21:23

Abusi edilizi e strutture non autorizzate, scatta il sequestro nel Castello Medievale di Castellammare di Stabia. Il sindaco Gaetano Cimmino ha firmato oggi un’ordinanza per il ripristino dello stato dei luoghi rispetto agli abusi riscontrati ai titolari della gestione del Castello, da cui tra l’altro trae origine il nome stesso della città. Una struttura gestita da privati e divenuta celebre per l’organizzazione di eventi e cerimonie di lusso, con ospiti provenienti da ogni parte del mondo all’interno di una splendida cornice con un panorama mozzafiato.

Il 25 agosto scorso gli agenti di polizia giudiziaria e i funzionari dell’ufficio tecnico comunale hanno effettuato un sopralluogo nell’area di competenza del Castello per verificare alcune presunte irregolarità segnalate da un privato che aveva inoltrato un esposto alla Procura di Torre Annunziata. E in quella circostanza hanno rilevato la presenza di 3 gazebo con profilati metallici di lunghezza e larghezza pari a 10 metri e un’altezza di 3 metri, dotati anche di impianto elettrico, climatizzazione e videosorveglianza. In adiacenza ai gazebo, è stata rilevata la presenza di un’altra area pavimentata in cotto di dimensioni 5x25 metri, coperta da tre strutture in ferro di forma piramidale. Nelle sue vicinanze, infine, era presenti analoghe strutture con area pavimentata in parte in cotto e in parte con ghiaia a vista, compresa una struttura metallica e un telo in materiale plastico a formare una sorta di tensostruttura di altezza pari a 3 metri. Una serie di nuove costruzioni realizzate senza titolo in un’area dove, tra l’altro, le nuove costruzioni risultano vietate dalle normative vigenti.

A tal proposito, pertanto, il sindaco ha provveduto a ordinare il ripristino dello stato dei luoghi entro 90 giorni dalla firma dell’ordinanza odierna, con la prospettiva, tra l’altro, di procedere al ripristino in danno al titolare se quest’ultimo non dovesse ottemperare all’ordinanza entro il termine previsto. Il primo cittadino, dunque, ha adottato il pugno duro per ripristinare la legalità in uno dei simboli della città, il Castello di via Panoramica, edificio storico annoverato tra l’altro tra i beni culturali. Un colpo durissimo per i titolari che dovranno dunque attrezzarsi per rimuovere le opere non autorizzate, anche in vista delle prossime cerimonie in programma nella storica e suggestiva struttura.

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