Immagine di repertorio
Il Comune di Castellammare di Stabia ha affidato al dott. Maurizio Galasso di Avellino il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica finalizzato alla realizzazione di interventi per la riduzione delle concentrazioni di Nichel e Radon presso le mescite pubbliche di Acqua Acidula e Acqua della Madonna. Un affidamento – per un importo di oltre 16mila euro - che va in continuità con il lavoro che lo stesso dott. Galasso aveva svolto a gennaio dello scorso anno riguardante lo studio di alternative progettuali finalizzate alla riduzione delle concentrazioni di NICHEL e RADON presso le mescite pubbliche di Acqua Acidula e Acqua della Madonna.
Al termine della primo studio, si tenne – a dicembre scorso – “apposito incontro tra la Commissione Straordinaria, il personale tecnico interno e i consulenti esterni, per la definizione tecnico-amministrativa delle procedure da adottare in relazione alle soluzioni progettuali presentate” dal dott. Galasso.
Dopo attenta disamina degli interventi da effettuare a breve e lungo termine relativamente al patrimonio sorgivo del territorio stabiano, furono definite le seguenti attività:
- Per quanto riguarda gli interventi a “breve termine” relativi alle sorgenti in oggetto, si è stabilito di procedere con la progettazione definitiva degli impianti di trattamento delle acque. In particolare la progettazione prevederà una verifica iniziale delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque e prove di trattamento in laboratorio, con esecuzione dei rilievi di dettaglio dei siti ove posizionare gli impianti con conseguente esecuzione del progetto definitivo a valle di tali accertamenti. La progettazione dovrà tenere conto delle disposizioni del Dlgs. 176/2011 e s.m.i. e del fatto che la realizzazione degli impianti procederà inizialmente con uno solo degli impianti stessi utilizzato anche a fini sperimentali (Acqua della Madonna).
- Gli interventi a “lungo termine” relativi a tutte le sorgenti sia interne che esterne al complesso delle Antiche Terme, si procederà, attraverso accordi con enti di ricerca, con l’approfondimento conoscitivo delle opere di captazione e dei circuiti delle acque sotterranee oltre al monitoraggio strumentale quali-quantitativo delle sorgenti stesse.
Prosegue, dunque, l’iter progettuale volto a “restituire alla cittadinanza la completa fruizione in sicurezza delle acque minerali naturali comunemente denominate “Acqua Acidula” e “Acqua della Madonna”, che sono patrimonio cittadino irrinunciabile”.