Una tragedia dopo l’altra. C’è un’altra vittima per l’incidente avvenuto nella notte tra sabato e domenica sulla statale sorrentina. Alessia Piccirillo ha perso la vita dopo due giorni di agonia. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi nei momenti successivi all’impatto rivelatosi fatale per Simeon Dimitrov, morto sul colpo a seguito dell’impatto con la moto contro il muro di delimitazione della carreggiata. Tanta la preoccupazione sin dalle scorse ore, quando il padre e alcuni amici sui social hanno invitato a pregare per la giovane studentessa dello Sturzo, che piange dunque un’altra perdita dopo la tragedia del canottiere deceduto nel weekend. Alessia, 19 anni, era in sella alla moto guidata da Simeon, quando nel cuore della notte si è verificato l’incidente che ha spezzato le due giovani vite. Un dramma senza fine per le famiglie dei due ragazzi, un dolore sconfinato che strazia il cuore di parenti e amici. Dopo il volo dei palloncini bianchi per ricordare Simeon nel giorno seguente alla sua morte, ora lo Sturzo vive un altro straziante dolore. “Purtroppo, nemmeno Alessia ce l'ha fatta. - si legge in una nota social di Città di Castellammare di Stabia - Questa tragedia, che ha già colpito profondamente la nostra comunità con la perdita del suo compagno di classe Dimitrov, lascia in tutti noi un senso di vuoto e incredulità. Oggi Castellammare si unisce nel lutto, con il cuore pesante e una profonda vicinanza alle famiglie dei due giovani, che stanno affrontando un dolore inimmaginabile. Che la terra vi sia lieve, Alessia e Dimitrov. Riposate in pace”. Un dolore che accomuna due famiglie e un’intera comunità, sconvolte da un destino crudele che ha strappato due giovani vite nel fiore degli anni. Intanto, si moltiplicano i messaggi di cordoglio, ricordi e preghiere per Alessia e Simeon, descritti come due ragazzi pieni di sogni e speranze, ora interrotte per sempre. Un ultimo saluto che lascia spazio a un vuoto che sarà difficile colmare e alla speranza che queste perdite non siano vane, affinché servano a evitare altre tragedie simili in futuro.
Di Bari: «Attendiamo fiduciosi la verità». Il sindaco Vicinanza: «Un pezzo della nostra identità è stato lacerato con violenza». Ruotolo: «Il primo pensiero va alla famiglia Parlato. La città è parte lesa.»
