Si conclude con un’assoluzione piena la lunga e tormentata vicenda giudiziaria di Adolfo Greco, noto imprenditore di Castellammare di Stabia, accusato di aver favorito il clan dei Casalesi. Dopo anni di battaglie legali e di pesanti accuse, i giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere hanno cancellato ogni capo d’accusa nei confronti di Greco, dichiarandolo estraneo al concorso esterno in associazione mafiosa, reato contestato dalla Direzione Distrettuale Antimafia. La sentenza rappresenta una vittoria definitiva per l’imprenditore e una chiara sconfessione delle ipotesi di reato che lo avevano visto al centro delle indagini antimafia. Accusato di aver mantenuto rapporti con esponenti del clan e di aver favorito indirettamente le attività criminali della camorra casertana, Greco ha sempre respinto con fermezza le accuse, sostenendo la propria innocenza e il totale disinteresse verso qualsiasi rapporto con ambienti mafiosi. L’incubo giudiziario per Adolfo Greco non è stato breve: già nei mesi scorsi, l’imprenditore era stato assolto dalla Corte d’Appello di Napoli nell’ambito del processo "Olimpo", un’altra delicata inchiesta in cui gli era stato contestato il concorso in estorsione. Anche in quel caso, i giudici avevano ritenuto insussistenti le prove a suo carico, decretando una piena assoluzione. Con la sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Greco si vede finalmente riconosciuto il diritto di tornare a una vita normale, dopo anni in cui il suo nome è stato associato a vicende giudiziarie dalle quali è stato finalmente scagionato. Le assoluzioni ottenute rappresentano una chiusura definitiva rispetto alle ombre che avevano gettato dubbi sulla sua reputazione e integrità come imprenditore.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»