Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulle presunte violenze sessuali avvenute all’interno di una scuola media del rione Scanzano di Castellammare di Stabia. Oggi quattro studenti sono stati ascoltati dagli inquirenti nell’ambito dell’incidente probatorio legato alle accuse nei confronti di un’insegnante di sostegno, indagata per presunti abusi su alcuni alunni. Mentre la Procura di Torre Annunziata procede con la raccolta delle testimonianze per cristallizzare le versioni dei fatti fornite dagli studenti, emergono dettagli inquietanti. Domani sarà ascoltato anche l’unico ragazzo che, secondo quanto raccontato, sarebbe stato vittima di un vero e proprio atto sessuale nella cosiddetta “saletta”, il luogo in cui l’insegnante e gli studenti si incontravano. In questo spazio, inoltre, sarebbero stati proiettati video espliciti alla presenza della docente e degli alunni. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che su uno dei computer della scuola, nel periodo incriminato, qualcuno ha effettivamente visionato materiale pornografico. Tuttavia, secondo le testimonianze degli studenti, le immagini sarebbero state proiettate su una lavagna elettronica e non guardate direttamente sul monitor del computer. Un dettaglio che potrebbe risultare cruciale per l’accertamento della verità. Un altro aspetto che complica il quadro investigativo riguarda le dichiarazioni della vice preside dell’istituto. La docente ha riferito agli inquirenti un episodio significativo: dopo la sospensione di due studenti sorpresi a fumare una sigaretta elettronica in bagno, un altro insegnante le avrebbe confidato di aver sentito alcuni ragazzi discutere di un possibile accordo per vendicarsi della professoressa indagata, ritenuta responsabile del provvedimento disciplinare nei loro confronti. La stessa vice preside è stata protagonista di un altro episodio chiave dell’indagine. Il 14 novembre scorso, infatti, è stata aggredita insieme alla professoressa accusata e al padre di quest’ultima da alcuni genitori, che la ritenevano colpevole di non aver preso provvedimenti adeguati sulla vicenda. L’aggressione è avvenuta il giorno successivo alla denuncia formale presentata da un gruppo di genitori, un elemento che potrebbe avere un peso rilevante nelle indagini ancora in corso. La Procura continua a indagare per chiarire i contorni della vicenda e stabilire eventuali responsabilità. Nel frattempo, la comunità scolastica resta scossa da uno scandalo che sta assumendo contorni sempre più complessi e controversi.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»