Il campione italiano Pasquale Alfano
È tempo di far festa per il centauro stabiese Pasquale Alfano, campione italiano PreMoto 3 250 con la Kuja Racing, che lo ha omaggiato portando a Castellammare la sua moto, e fresco di accordo con il Team Leopard Honda con cui correrà la European Talent Cup e la Red Bull Rookies Cup. “The Dog”, come è stato ribattezzato dal fan club, è già pronto alla nuova sfida. «Il feeling con la mia moto è eccezionale – sorride emozionato Alfano –, me ne sono reso conto sin dal primo successo stagionale giunto dopo aver saltato i primi tre gran premi. Mi sono sentito un po’ come Valentino Rossi quando baciò la Yamaha dopo la prima vittoria, il rapporto tra noi piloti ed i nostri gioielli è spesso intenso. Ringrazio la Kuja Racing e chi ha sempre creduto in me, questo titolo italiano è anche loro». Un numero, il suo, particolare come il soprannome. «Il 3 rappresenta un omaggio a Max Biaggi, che ho sempre adorato, ed a mio padre, che lo sceglieva spesso quando gareggiava. Il nomignolo The Dog è invece dovuto alla passione della nostra famiglia per i cani ed alla posizione che assumo quando sono in sella alla moto, è stata un’associazione quasi naturale. Mi auguro di poterlo tenere anche durante questa nuova sfida». Dopo la Kuja Racing, la cui moto è stata costruita in Spagna e monta un motore Yamaha 250 da cross, ad attenderlo vi è il Team Leopard Honda, campione del mondo Moto3 con il pilota iberico Joan Mir. «Darò il massimo in questa avventura – sottolinea Alfano –, sono consapevole di giocarmi tantissimo sia nella European Talent Cup che nella Red Bull Rookies Cup. Sarà una sfida da vivere con il fiato sospeso, sono pronto alla battaglia». Il motomondiale è intanto giunto allo sprint finale con Dovizioso e Marquez in lotta per il titolo. «Da italiano tifo Ducati, ma devo ammettere che Marc e la Honda hanno una marcia in più sia in termini di qualità che di potenza. Probabile che alla fine a spuntarla sia il pilota spagnolo. Il record che ci accomuna? Al Mugello la moto si era spenta in griglia costringendomi a partire dalla pit-lane con uno svantaggio dal penultimo posto di oltre 10 secondi. Ho creduto nella rimonta senza mai mollare neanche un decimo ed alla fine sono riuscito a vincere con un discreto margine sul secondo emulando il capolavoro realizzato da Marquez in Moto2 nel 2012. È un grandissimo campione anche se non l’unico cui mi ispiro, nel mio piccolo cerco di apprendere i segreti di tutti i top driver della MotoGp così da divenire il più completo possibile». Sognando di poter un giorno divenire uno di loro. Ad maiora, The Dog 3.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»