Maicol Izzo trionfa alla cerimonia delle Stelle nel Teatro Grande di Brescia. Lo chef stellato più giovane della Campania e più bravo d’Italia rappresenta un simbolo di orgoglio per tutti gli stabiesi. Durante la 69 edizione della Guida Michelin, Izzo ha ricevuto lo Young Chef Award per "la sua capacità di innovazione", conquistando anche la seconda stella Michelin per il suo locale "Piazzetta Milù". “Il coraggio di sognare e di seguire un’idea di cucina molto personale, in un menu in continua evoluzione. Giovane ma capace di una cucina matura, originale e creativa”, dice Marco Lavazza, vicepresidente del Gruppo Lavazza. Un riconoscimento davvero importante per il giovane cuoco stabiese. “Ringrazio la Guida per questo premio – commenta emozionato il premio ricevuto – perché mi da fiducia. Ringrazio soprattutto i miei genitori, che 15 anni fa sono partiti con una semplice pizzeria e hanno permesso la realizzazione di questo sogno. Senza di loro non sarei qui". Poi il suo cuore esplode di gioia quando inaspettatamente, prima di lasciare il palco, arriva la seconda stella Michelin per il suo ristorante. “Un risultato che gratifica l’impegno di un’intera famiglia e di un grande team che con Valerio Izzo e Emanuele Izzo, ogni singolo giorno, si pone obiettivi sempre più grandi, sempre più avanti”, si legge sui social. “Ecco un caso in cui i giovani sono più veloci del territorio in cui vivono. La loro maturità è evidente. E l’esperienza vale il viaggio – afferma Gambero Rosso – Una squadra tosta, padre, madre e tre figli, oltre al personale, regge la barra, puntando su una cucina di ricerca.” Un percorso di Evoluzione articolato in esperienze gustative uniche: all’ingresso, un benvenuto con Kombucha allo zafferano; in cantina, un aperitivo vegetale in sei passaggi; in “piazzetta” (la sala principale), primi, secondi e dessert, anch’essi con una partecipazione vegetale importante. E per finire, un cadeau di pastiglie di cioccolato bianco con aneto e pepe rosa da gustare comodamente a casa. L’edizione di quest’anno della Guida Michelin vede brillare più che mai la Campania: terza Stella per lo storico ristorante Quattro Passi a Nerano, guidato dalla famiglia Mellino; due Stelle per il ristorante George Restaurant a Napoli, guidato in cucina dallo chef Domenico Candela, mentre si accendono ben tre nuove stelle sui ristoranti della Costa d’Amalfi. Assegnata, infatti, una stella a Crescenzo Scotti, executive chef del ristorante Alici dell’hotel “Borgo Sant’Andrea” di Amalfi; Vincenzo Russo del Bluh Furore, il ristorante del Furore Grand Hotel aperto recentemente con la consulenza dello chef Enrico Bartolini, e una stella a Leopoldo Elefante di “Un piano nel cielo”, il ristorante dell’hotel Casa Angelina di Praiano. Insomma, una vera e propria testimonianza delle eccellenze ricettive del nostro territorio. “Gli executive chefs Vincenzo Russo e Leopoldo Elefante salgono tra i grandi della cucina nostrana e ancor di più oggi, con in petto la loro prima stella Michelin, rappresentano l’orgoglio della loro Sant’Antonio Abate. Che soddisfazione immensa da celebrare! – esclama Ilaria Abagnale, Sindaco di Sant’Antonio Abate – Campano di origini, curioso per natura, Chef Russo è giovane, eppure di strada ne ha fatta. Oggi, con il ristorante Bluh Furore, si inserisce sulla stellata guida, grazie alla sua cucina così particolare che, come afferma lui con genuinità, “si fa ricordare”, creando dei dialoghi, delle sinfonie di colori e di sapori tutti da degustare.” Poi continua “La prima anche per lo Chef Leopoldo Elefante che, con la sua alta cucina servita al ristorante Un Piano nel Cielo, comunica in modo creativo l'amore per i prodotti freschi del territorio, le tradizioni culinarie locali e la sua passione nata dalle giornate trascorse in cucina insieme alla mamma e alla nonna. Uniti al tifo degli abatesi tutti, con ancora addosso l’emozione di rivivere la VOSTRA meritata cerimonia, complimenti per il riconoscimento alla vostra spiccata cucina!”
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»