Va avanti da almeno un decennio il mercatino delle pulci a Castellammare di Stabia. Ogni domenica, ambulanti ed appassionati dell'usato e dell'antico, si danno appuntamento a piazzale Dante, davanti alla Basilio Cecchi. Una compravendita di oggetti antichi e non solo, che attira tantissime persone.
tempo di lettura: 2 minVa avanti da oltre un decennio il mercatino delle pulci a piazzale Dante antistante la scuola Basilio Cecchi di Castellammare di Stabia dove appassionati ed ambulanti dell’antico e dell’usato trovano il loro punto di incontro. “E’ un mercatino che attira molte persone-afferma Ciro Palumbo, uno dei responsabili del mercatino- ma siamo in difficoltà. Chiedo alla futura amministrazione, che deve fare dell’immagine un punto di partenza della loro politica, di aiutarci perché anche noi stiamo subendo un calo. Possiamo proporre di spostare questo mercatino in villa comunale, sarebbe bellissimo, ma abbiamo bisogno delle istituzioni che ultimamente ci hanno un po’ abbandonati. L’affluenza non manca perché comunque è possibile trovare pezzi di antiquariato anche a pochi euro e mi fa molto piacere che la vostra emittente dia visibilità a questo mercatino per porre in risalto le nostre iniziative e i nostri problemi affinché si possa migliorare”. Ma la crisi non ha risparmiato nemmeno questo settore:”La gente guarda e non acquista-afferma uno dei venditori-nonostante i prezzi molto bassi. Ci sono pezzi di antiquariato e di valrore come una forchetta dell’esercito italiano, un pezzo raro, ma che comunque è difficile vendere”. Tanti, come detto, i curiosi, nostalgici del passato ed entusiasti nel ricordare, attraverso le bancarelle, i tanti oggetti che hanno accompagnato la loro vita. “E’ come una malattia, un pensiero fisso-afferma uno degli acquirenti dell’antico- ed ogni domenica sono qui a girare tra le varie bancarelle per acquistare qualcosa”. Ma oltre la crisi sono anche altri i problemi degli ambulanti:”Ci sono molti zingari che rovistando nell’immondizia riescono a recuperare molti oggetti riuscendo a vendere anche molto-confidano due venditori increduli-. Poi, una volta terminata la giornata, ributtavano tutto nell’immondizia. Per fortuna che con questa raccolta differenziata i cassonetti dalle strade non ci sono più anche se piuttosto che “rifornirsi” a Castellammare vanno in cerca di oggetti in altre città limitrofe dove non c’è ancora la differenziata. Abbiamo bisogno di una normativa che regolamenti meglio questo nostro mercatino magari anche con una tariffa perché in questo momento chiunque può venire e installare la propria bancarella”.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»