Cronaca
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Castellammare - L'ex Asl Napoli 5 torna nella bufera per gli appalti esterni: 25 indagati

Illeciti penali commessi dalle ditte partecipanti alle gare per il servizio di vigilanza.

tempo di lettura: 2 min
29/01/2010 14.41.58

Le fiamme gialle del Comando Provinciale di Napoli hanno concluso una complessa indagine nei confronti dell'ex Asl Napoli 5, attualmente Asl Napoli 3. In particolare, le indagini condotte dai finanzieri di Castellammare di Stabia hanno consentito di ipotizzare illeciti penali commessi dalle ditte partecipanti nell'appalto per il servizio di vigilanza presso le strutture operative dell'azienda.

Le ditte partecipanti autocertificavano falsamente la correttezza della propria posizione fiscale, previdenziale, assistenziale e contributiva. Contestualmente, si accertava la responsabilità  penale del Direttore Generale dell'ASL NA5 pro tempore, il quale, al fine di favorire una della Associazioni di impresa partecipanti, disattendeva il giudicato del Consiglio di Stato, intervenuto nella procedura di assegnazione a richiesta di una delle Associazioni di impresa partecipanti, riconoscendo l'attribuzione dei lavori alle ditte che avevano presentato ricorso contro la prima aggiudicazione. Il comportamento del funzionario pubblico coinvolto, consentiva la prosecuzione illegittima del servizio di vigilanza a cura della società che doveva ritenersi esclusa in base a quanto disposto dalla giustizia amministrativa. Il protrarsi dell'illecito per quasi un anno si traduceva in un ingiusto vantaggio patrimoniale a favore della ditta che continuava a svolgere il servizio richiesto riscuotendo i relativi pagamenti.

L'Autorità Giudiziaria di Torre Annunziata ha proceduto all'emissione di  25 avvisi di garanzia nei confronti degli amministratori delle ditte partecipanti e del Direttore Generale pro tempore dell'ASL NA5 per i reati di falso e truffa ai danni dello Stato ed abuso d'ufficio. Le indagini hanno inoltre consentito di accertare che i requisiti previsti ex lege per la partecipazione alla gara de qua non erano posseduti nemmeno dall'Associazione Temporanea di impresa che si era opposta al primo esito della gara d'appalto. Pertanto anche l'ATI che avrebbe dovuto subentrare a seguito di eventuale esclusione della prima è ricompresa tra i soggetti colpiti dal provvedimento dell'A.G.

Dalle circostanze di fatto emerse sono scaturite rilevanti indizi di consistente danno per l'Erario. In particolare, a 31 dicembre del 2007, l'Ente ha effettuato pagamenti alle ditte segnalate per oltre 3,5 milioni di euro. Tale danno risulta ancora più ingente se si considera che l'affidamento è stato per un complessivo importo pari a 11 milioni di euro, dovendosi affidare la gestione della vigilanza con pianificazione triennale.

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