Rientro blindato, oggi a Castellammare di Stabia per gli alunni del plesso "Catello Salvati" dell'istituto scolastico comprensivo "2 Panzini" a Scanzano dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti hanno aggredito una docente.
I bambini stanno entrando a scuola alla presenza dei carabinieri, accompagnati dai genitori i quali, per tutelarli, stanno facendo in modo che non vengano ripresi dai numerosi giornalisti, fotografi e video-operatori presenti.
All'esterno del plesso, sui cancelli, sono stai sistemati due striscioni: "Si ai docenti, no alla direzione" e "tutela per i nostri figli, solidarietà alle mamme".
Sull'episodio di violenza che ha visto vittima una insegnante 37enne il ministro Valditara ha disposto un'ispezione. Il quartiere dove è avvenuto sorge peraltro in una zona della città dove l'influenza della camorra è ritenuta ancora presente.
I militari dell'arma, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, intanto, sono al lavoro per fare piena luce sul movente dell'aggressione a seguito della quale l'insegnante e suo padre sono stati costretti al ricovero presso l'ospedale San Leonardo. Per la donna la prognosi è stata di 30 giorni per un trauma cranico, mentre il padre - chiamato in aiuto dalla figlia - è ancora ricoverato al nosocomio stabiese per la rottura del polso.
Una brutta pagina per la città stabiese finita alla ribalta nazionale per un episodio deplorevole per il quale sono state aperte già due inchieste. Quella avviata immediatamente dai carabinieri della locale stazione che hanno raccolto anche la denuncia delle mamme per presunte molestie ai propri figli. Sarebbe questa la causa che avrebbe scatenato l'ira dei genitori. Nelle ultime ore, invece, a farsi largo è un'altra ipotesi che è quella secondo cui l'insegnate sarebbe finita nel mirino delle mamme dopo la sospensione inflitta ad un ragazzo sorpreso in bagno a fumare. Tutte impotesi che, ripetiamo, sono al vaglio degli inquirenti. La seconda indagine, invece, è quella aperta dalla direzione scolastica regionale volta a fare piena luce sulla vicenda.
Sul piede di guerra i sindacati pronti a scendere in piazza per manifestare la propria solidarietà all'insegnante e per chiedere maggiori tutele per la categoria.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»