Un furto studiato con cura per impossessarsi di un carico di circa 1.000 iPhone 16 destinati ai principali centri di distribuzione della Campania è stato perpetrato alla vigilia del lancio del nuovo telefono di Apple. Lo racconta questa mattina Metropolis in edicola. Sei malviventi, a bordo di due auto, hanno seguito il furgone che trasportava gli iPhone dall'uscita del casello autostradale di Castellammare di Stabia fino alla zona al confine con Torre Annunziata dove hanno agito. Bloccato il furgone e minacciato l'autista con una pistola, i banditi hanno costretto l'uomo a scendere e a salire su una delle auto. Un membro della banda si è messo alla guida del furgone, che è poi ripartito verso Caserta scortato dalle altre due auto.
L'autista è stato lasciato in un'area isolata e ha immediatamente avvisato i carabinieri di Castello di Cisterna che hanno raccolto la sua denuncia. La banda ha messo a segno un colpo del valore approssimativo di un milione e mezzo di euro, dimostrando una pianificazione dettagliata e forse una conoscenza del protocollo di Apple riguardante la consegna dei telefoni ai rivenditori solo alla vigilia del lancio ufficiale.
La rapina ha causato un danno considerevole non solo per i distributori, ma anche per i potenziali acquirenti che avevano già prenotato il nuovo iPhone. I rivenditori non hanno potuto richiedere una fornitura straordinaria in sostituzione della merce rubata, poiché Apple prevede solo un numero limitato di cellulari per i lanci promozionali.
Gli investigatori stanno cercando di identificare i responsabili della rapina alla periferia di Castellammare, consultando i video delle telecamere di sorveglianza installate nella zona. I banditi, con il volto coperto, sembrano aver seguito il furgone fin dalla partenza per catturare tutto il carico senza essere intercettati.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»
