In Villa Comunale a Castellammare di Stabia ci sarà alle 21;00 il concerto di Andrea Sannino, grande artista campano noto soprattutto per la canzone “Abbracciame”.
“Abbracciame cchiù forte/Pecchè po' chi se ne fotte/Si tutto 'o tiempo ca è passato è tiempo perzo/O si dimane nun esiste niente cchiù”. Parole magiche, intense: sono quelle di “Abbracciame”, la canzone più amata dell’artista campano Andrea Sannino, che stasera alle 21;00 si esibirà in Villa Comunale a Castellammare di Stabia.
Si tratta di uno degli ultimi eventi del calendario “Natale a Stabia”, che si concluderà sabato 4 gennaio alle 21;00 con il concerto di Enrico Ruggeri, sempre in Villa Comunale.
Un rush finale tutto in salita per concludere al meglio le festività natalizie.
Per il cantante e attore Andrea Sannino questa sarà la seconda tappa del tour per il nuovo anno - dopo il concerto a Bellizzi ieri sera -, a cinque anni dall’album “Uànema” e dal fenomenale successo di “Abbracciame”, brano da 29 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Un testo romantico e ricco di significato che ha segnato una tappa importante nel panorama della canzone napoletana. D’altronde a rimanere incantato dalla voce di Sannino era stato un grande artista come Lucio Dalla, innamorato perso della napoletanità e del timbro vocale del nostro dialetto. Insieme avevano duettato più volte sul palco di tanti concerti fino alla prematura scomparsa dell’artista bolognese.
Poi, è stato il turno di “C’era una volta Scugnizzi”, il musical dove ha interpretato il ruolo di Don Saverio, fino a quel momento di Sal Da Vinci.
Nato nel 1985 a Napoli, ma cresciuto ad Ercolano, Sannino ha sempre sottolineato i sacrifici e la grande passione che l’hanno portato a grandi risultati: “senza accordi” di sorta, come recita il suo primo album.
Un ottimo esempio per tanti giovani. In bocca al lupo a Sannino e a stasera!
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»