Una giornata drammatica quella vissuta oggi a Castellammare di Stabia, segnata dal tragico crollo della Funivia del Faito, che ha causato 4 vittime ed un ferito grave. A cedere sarebbe stata una delle funi trainanti dell’impianto, provocando il precipitare di una delle cabine durante il tragitto. Un guasto improvviso che ha trasformato un normale trasferimento in una tragedia annunciata, con lo spettro del vento forte che ha sferzato la zona nelle ultime ore come possibile concausa.
Secondo una prima ricostruzione, uno dei cavi sarebbe finito su un tratto della linea ferroviaria vesuviana, proprio all’altezza del primo pilone, andando ad abbattersi su alcuni tralicci dell’alta tensione. Il bilancio provvisorio è pesantissimo, e i soccorsi sono ancora al lavoro tra i rottami per cercare il disperso e accertare l’esatto numero delle persone coinvolte.
Sul luogo dell’incidente è immediatamente giunto il presidente dell’EAV Umberto De Gregorio, accompagnato da tecnici e dirigenti dell’azienda regionale dei trasporti, mentre è atteso nelle prossime ore anche il prefetto di Napoli Michele Di Bari. In arrivo anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, per seguire da vicino l’evolversi della situazione e coordinare le prime risposte istituzionali.
La città è sotto shock. L’incidente ha risvegliato paure sopite e ricordi dolorosi, in una comunità fortemente legata a quell’impianto storico che collega il cuore di Castellammare alla montagna, simbolo di bellezza e attrazione turistica. Le indagini sulle cause del cedimento sono già in corso e si concentrano sullo stato della fune trainante, sulle condizioni meteorologiche al momento dell’incidente e sulle procedure di sicurezza adottate.
Mentre le autorità si preparano a gestire le conseguenze tecniche, sociali e politiche dell’accaduto, ciò che resta è la profonda ferita lasciata in una comunità che ora piange le vittime e attende risposte chiare e rapide.
Il sindaco Vicinanza: «i controlli all’impianto avvenivano periodicamente»