Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, rende noti i risultati dei primi mesi di applicazione, presso la città di Napoli e i Comuni dell’area metropolitana - Castellammare di Stabia, Pompei, Pozzuoli, S. Giorgio a Cremano, Portici, Torre Annunziata - dell’adozione delle cosiddette “zone rosse”, ordinanze contingibili e urgenti, ai sensi dell’art. 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che hanno disposto specifiche misure nelle aree considerate più “a rischio” di proliferazione di forme di illegalità diffusa o di criminalità. I provvedimenti prevedono il divieto di stazionamento nelle predette zone per i soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti - determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree - e risultino già destinatari di segnalazioni all'Autorità Giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, reati contro la persona, reati predatori, invasioni di terreni o edifici, detenzione abusiva di armi, porto abusivo di armi, porto di armi e/o oggetti atti ad offendere. Dal 3 aprile u.s. è stata istituita una zona rossa anche presso il Comune di Ottaviano.
A Castellammare di Stabia sono state 3935 le persone controllate con 6 allontanamenti per reati in materia di sostanze stupefacenti.
A Pompei sono state controllate 2.112 persone con 15 allontanamenti.
Alla scadenza dei provvedimenti adottati a suo tempo per Napoli, Castellammare di Stabia, Pompei, Pozzuoli e S. Giorgio a Cremano, in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ne è stata disposta la proroga per ulteriori tre mesi e non si esclude l’adozione di analoghi provvedimenti prefettizi per altri comuni dell’area metropolitana, finalizzati ad assicurare elevati standard di ordine pubblico e ad accrescere la percezione di sicurezza da parte dei cittadini.
«Paradossalmente abbiamo giocato meglio nel primo tempo, dopo il gol sono subentrate frenesia e poca gestione». Fortini. «Emozioni indescrivibili, la tifoseria è stato il dodicesimo uomo in campo»