Castellammare di Stabia si presenta oggi con un volto segnato dall’incuria. Passeggiare per le strade della città, sia nel cuore del centro urbano che nei quartieri periferici, significa fare i conti con marciapiedi impraticabili, buche nell’asfalto e aiuole invase dalle erbacce. Una situazione che non risparmia nessuna zona: dalle vie principali alle aree residenziali più decentrate, la sensazione di abbandono è la stessa.
In centro città, le buche disseminate lungo le arterie trafficate rappresentano un pericolo costante per automobilisti e motociclisti. I rattoppi temporanei, spesso visibili, sembrano soluzioni precarie che non riescono a reggere alla prova del tempo. Non va meglio sui marciapiedi, dove radici affioranti e mattonelle sconnesse mettono a rischio anche i pedoni. Il decoro urbano risente dell’assenza di manutenzione ordinaria.
Ma se il centro mostra le sue ferite, le periferie non offrono un panorama diverso. Anzi. In molti rioni, le sterpaglie hanno ormai invaso cigli stradali e spazi pubblici, lasciando in molti casi alle iniziative dei volontari la cura del verde come nel quartiere dell’Acqua della Madonna dove da giorni è in azione l’associazione “Stabiesi post fata resurgo”. Alcune strade risultano quasi impraticabili, strette tra vegetazione spontanea e buche profonde. L’illuminazione è spesso insufficiente e i rifiuti abbandonati si accumulano in angoli dimenticati.
La situazione appare cronica, nonostante le segnalazioni che da mesi si rincorrono sui social, nei comitati di quartiere, tra i cittadini esasperati. L’immagine complessiva è quella di una città in cui il degrado non conosce confini geografici, estendendosi con la stessa intensità in ogni angolo del territorio urbano.
Il senso di trascuratezza finisce per incidere anche sulla vivibilità e sulla percezione di sicurezza. Buche e sterpaglie diventano simboli di un malessere più profondo, di una quotidianità che si fa difficile anche solo per uscire di casa o percorrere poche centinaia di metri. E così, tra l’asfalto dissestato e i marciapiedi inghiottiti dalle erbacce, Castellammare di Stabia continua a mostrare le sue fragilità, in attesa di interventi risolutivi che possano restituirle dignità e sicurezza.
Il tecnico delle vespe alla vigilia del match: «Ho appreso il massimo da Cremona, dove ho conosciuto Marco Baroni. L'ex Folino? Lo rispetto e lo considero un bravo giocatore. I tifosi? Arriveranno in gran numero, ricambieremo il loro sacrificio con massimo impegno»