Dopo le proteste, l'intervento della Regione.
tempo di lettura: 2 minVia libera al progetto esecutivo di recupero del monastero di San Nicola dei Miri, una delle più significative strutture del comprensorio dei Lattari costruita nel 1300. Dopo le ultime proteste dei residenti, che pochi giorni fa segnalarono alle istituzioni il crollo parziale del tetto, la Regione ha erogato 14 milioni di euro per dare il via al restyling dell'edificio. Il progetto che si andrà a realizzare prevede il consolidamento statico e il restauro architettonico delle mura conventuali. Ma l'intervento di recupero mira in definitiva a trasformare il Monastero (che ebbe negli anni '70 come ultima badessa la sorella di papa Paolo VI, «papa Montini») in una struttura polifunzionale basata sui due punti di forza dell'identità del territorio: i giacimenti enogastronomici e le risorse naturalistiche ed ambientali. La struttura ospiterà infatti un centro di documentazione, promozione ed educazione su tematiche ambientali, che dovrà progettare e gestire iniziative e percorsi di valorizzazione delle aree di pregio naturalistico ed ambientale del territorio. Una parte degli spazi verrà inoltre destinata alla realizzazione di attività artistico-culturali, attraverso l'organizzazione di eventi a tema (festival, rassegne musicali e teatrali, premi) e l'attività di formazione in campo artistico-culturale (scuole, seminari, corsi di musica, teatro). Una parte importante del complesso verrà infine destinata ad attività formative e seminariali. I lavori, che dovrebbero iniziare entro la fine della primavera, si concluderanno nel 2011. La notizia del via libera al finanziamento regionale è stata accolta con grande soddisfazione dal mondo politico gragnanese. «Finalmente potrà essere avviato il recupero di questo gioiello architettonico», afferma Michele Inserra, candidato sindaco del Pd alle prossime Comunali. Mentre per Giuseppe Coticelli (Mpa) il restyling del monastero rappresenta una ghiotta prospettiva turistica per l'intero comprensorio.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»