E’ arrivata la mano pesante della giustizia sui cinque ex dipendenti dell’hotel Alimuri, accusati di aver stuprato in gruppo una turista 50enne inglese. Ieri sera i magistrati del Tribunale di Torre Annunziata hanno condannato i presunti responsabili per violenza sessuale di gruppo: si tratta di Gennaro Davide Gargiulo (residente a Vico Equense, 9 anni), Fabio De Virgilio (di Torre del Greco, 8 anni), Antonio Miniero (di Meta di Sorrento, 8 anni), Francesco Ciro D’Antonio (di Massa Lubrense, 7 anni) e Raffaele Regio (4 anni, residente a Portici). I cinque sono accusati di aver narcotizzato e stuprato una 50enne turista britannica nella notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2016.
La sentenza è stata emessa ieri sera da parte del collegio presieduto dal magistrato Francesco Todisco. I cinque ex dipendenti dell’hotel Alimuri, poi licenziati, per il momento restano agli arresti domiciliari. Secondo la ricostruzione fatta dai magistrati oplontini, avrebbero prima servito un drink contenente “droga da stupro” alla vittima e poi avrebbero abusato di lei a turno, riprendendo la scena con i cellulari e scambiandosi le immagini: di qui l’ipotesi di violenza sessuale aggravata che il Tribunale, alla fine, ha confermato almeno in primo grado. Gli imputati si erano difesi, spiegando di aver ricevuto le avances della turista. Secondo la tesi portata in aula dai loro avvocati, la 50enne inglese avrebbe consumato rapporti sessuale consensuali con quattro dei cinque imputati. Una tesi che è stata completamente rovesciata, ieri sera, dai magistrati oplontini. E non sono mancate le tensioni durante l’udienza, con i giudici più volte minacciati da alcuni parenti degli imputati e costretti a lasciare il Tribunale scortati dagli agenti di polizia.
I fatti accaddero durante l'ultima sera di permanenza della donna nell'hotel, quando due dei cinque arrestati, barman in servizio presso la struttura alberghiera, offrivano alla donna 50enne e a sua figlia un drink contenente la “droga da stupro”. Le attenzioni venivano, quindi, concentrate sulla sola cinquantenne, che veniva condotta nell'adiacente locale piscina, dove entrambi i barman abusavano di lei. Consumata la prima violenza la donna veniva data in consegna a un altro dipendente dell'hotel che la conduceva all'interno di una stanza alloggio del personale, dove ad attenderla vi era un numero imprecisato di uomini - almeno una decina - molti dei quali nudi, che a turno usavano violenza sessuale su di lei. La donna veniva anche fotografata e ripresa dal branco con i telefonini. Ultimata la violenza di gruppo, uno di loro poi la riaccompagnava al piano della stanza.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»