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Si consegna il latitante Antonio Di Martino, figlio del boss Leonardo “O Lione”. Si è così conclusa la sua latitanza che durava ormai da circa 4 mesi.
Il 36enne figlio del boss dei monti Lattari, si è costituito agli uomini della Sottosezione Polizia Stradale di Grottaminarda, in provincia di Avellino.
Il 12 ottobre dello scorso anno riuscì a sfuggire all’arresto nel corso di un’operazione della Polizia Stradale, facendo poi perdere le proprie tracce. Nell’occasione finirono in manette un 42enne di Sant’Antonio Abate ed un 45enne di Lettere. Gli ispettori della Squadra di Polizia Giudiziaria, agli ordini del vicequestore Renato Alfano, nell’occasione sequestrarono 49,500 chili di droga e, da allora, non hanno mai smesso di dargli la caccia.
Sul 36enne pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per aver trasportato e detenuto, al fine di spaccio, un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
La Procura della Repubblica di Benevento, competente per territorio, ha individuato nell’ormai ex latitante, il “fuggitivo” che scappò dalla Fiat Punto di colore grigio, auto che faceva da staffetta alla Fiat 500 L letteralmente imbottita di marijuana.
Alle ore 19 circa di ieri, dunque, vistosi braccato a seguito della continua ed incessante attività di investigazione posta in essere per la sua cattura dagli operatori della Polizia Stradale, a cui si sono presto uniti gli investigatori del Commissariato di Polizia di Castellammare di Stabia e delle altre strutture investigative centrali e periferiche della Polizia di Stato, dopo una latitanza di circa quattro mesi ha deciso di costituirsi bussando alla porta della Sottosezione Polizia Stradale di Grottaminarda.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»