Treni bloccati e corse a singhiozzo per più di due ore a causa di improvvisa manifestazione dei pulitori. Cestini dell’immondizia rovesciati, passeggeri e turisti nel caos.
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Si sono scagliati contro i cestini della spazzatura perché non pagati dalla ditta, questa la singolare protesta dei netturbini addetti all'igiene pubblica nelle stazioni della Circumvesuviana.
Intorno alle ore 12 di lunedi mattina è esplosa così la rabbia dei pulitori - peraltro dipendenti di una impresa di pulizie estranea alla Circumvesuviana. Cestini rovesciati e immondizia dappertutto, sui pavimenti e lungo i binari della stazione terminale di Napoli Porta Nolana.
Caos e sconcerto tra la gente che attendeva ignara di tutto la partenza del proprio convoglio; orari sballati e corse soppresse.
La regolare routine è stata ripristinata solo dopo almeno un'ora e mezzo di veementi invasioni dei binari da parte dei netturbini in sommossa, dopo che gli stessi conducenti hanno provveduto a liberare le rotaie dai rifiuti sparsi.
"Perché quelli della Circum vengono pagati e noi no?" è stato l'urlo di uno dei dipendenti a capo dell'agitazione che ha lanciato per aria uno dei bidoni. Reclamo di uno stipendio che latita da un bel po' e che ha messo sotto gli occhi di tutti la drammatica situazione del lavoro a Napoli e in Campania.
Pendolari rasseganti, turisti increduli dinanzi all'enorme quantità di rifiuti sversati lungo tutta la piattaforma e i marciapiede della stazione.
In molti, stranieri per la maggior parte, attendevano il treno per Sorrento per raggiungere le località di vacanza prescelte o verso una gita al Vesuvio.
I malcapitati passeggeri hanno dovuto dirigersi verso la vicina stazione di piazza Garibaldi per poter salire sul treno, per un viaggio in condizioni misere e da Terzo mondo, vista la mole di persone superiore a fronte di carrozze sempre più carenti.
Ancora una volta un'indegna immagine di una città che già soffre la crisi rifiuti in strada. Se adesso si impedisce ai turisti di viaggiare sarà davvero difficile che le cose cambino in positivo, vista la già penalizzata economia locale.
