Foto Google
I dipendenti dell’Auchan sono pronti a proclamare lo stato di agitazione. Dopo il passaggio dell’ipermercato di via Ponte Nuovo dal gruppo francese Auchan Retail Italia alla Conad, i 150 lavoratori hanno deciso di organizzare un sit-in che il prossimo 30 ottobre sarà finalizzato alla tutela dei propri diritti e, soprattutto, del proprio posto di lavoro dato che ad oggi non sono giunte rassicurazioni in merito. La forma del sit-in è attualmente in fase di studio dato che vi è chi vorrebbe bloccare l’accesso all’ipermercato e chi, invece, vorrebbe optare per una protesta meno aggressiva incrociando le braccia senza tuttavia occludere l’ingresso alla clientela. Ciò che è certo è che una delegazione composta da circa 70 unità, tra dipendenti ed esponenti dei sindacati, si recherà in contemporanea a Roma per protestare sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico dopo che l’incontro dello scorso giugno con i rappresentanti di Conad, del Consorzio Nazionale Dettaglianti e gli esponenti del Governo non ha prodotto risultati. Il timore è soprattutto legato alle nuove politiche di gestione che saranno adottate dopo la maxi-operazione che coinvolgerà 46 ipermercati e 219 supermercati in tutta Italia per un totale di circa 20mila lavoratori. Numeri elevati che potrebbero comportare da un lato un taglio delle risorse e dall’altro l’adozione da parte dell’azienda di contratti definiti in gergo “pirata” che porterebbero ad una sostanziosa riduzione dei costi di lavoro. Già nei mesi scorsi i caporeparto della filiale di Pompei rifiutarono il trasferimento al nord e un contratto che avrebbe poi potuto tramutarsi in part-time in caso di cambio di gestione. Ad oggi l’accordo tra Auchan Retail e Conad ha registrato lo scorso maggio la sottoscrizione del contratto preliminare di passaggio ed è in attesa che l’accordo venga formalizzato in tutte le sue parti. Un’operazione che in Campania, oltre che quella della città mariana, coinvolgerà anche le sedi di Giugliano, Mugnano e Nola per un totale di oltre 1.000 dipendenti. Il sit-in del 30 ottobre potrebbe essere così solo il primo atto di una battaglia in nome dei propri diritti.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»