Ieri mattina i finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni, anche per equivalente, per un importo di oltre 902 mila euro, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di V.A., titolare di una ditta individuale operante nel settore del commercio all'ingrosso di parti e accessori di autoveicoli e avente domicilio fiscale in Lettere e sede di esercizio in Sant'Antonio Abate.
L'attività svolta ha condotto al sequestro di quote di partecipazione societaria, conti correnti, veicoli e immobili riconducibili al rappresentante legale della ditta per un importo, allo stato, di circa 100.000 euro.
La misura cautelare patrimoniale giunge all'esito di accertamenti di natura economico-finanziaria effettuati dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, a seguito di una verifica fiscale, dalla quale era emerso che il titolare della ditta individuale, al fine di evadere le imposte dei redditi e sul valore aggiunto, aveva omesso di dichiarare ricavi conseguiti negli anni d'imposta 2014, 2015, 2016 e 2017 per un importo complessivo pari ad euro 1.429.605,73 (dei quali 587.410,47 ai fini Irpef e 315.088,28 ai fini Iva).
La condotta illecita, oltre all'indebito risparmio d'imposta, ha consentito alla società di collocarsi sul mercato in una posizione di rilievo nello specifico settore commerciale, distorcendo le regole della libera concorrenza.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»