Cronaca
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S.M. la Carità: Parenti gli danno fuoco: raid per punire sms hard a ragazza

Sarebbe partito da alcuni sms di ´´corteggiamento´´ nei confronti della sorella il raid punitivo dei fratelli della ragazza.

tempo di lettura: 4 min
13/04/2008 12.11.55

Sarebbe partito da alcuni sms di ´´corteggiamento´´ nei confronti della sorella il raid punitivo organizzato da Alessandro Giuseppe Gallinari, fratello diciottenne della giovane, con il cugino Gennaro D´Amora - 24 anni, con piccoli precedenti penali alle spalle - ai danni dell´ex fidanzato della ragazza, Antonio Della Mura, ricoverato in gravi condizioni dopo che i due aggressori gli hanno dato fuoco. All´origine del raid non ci sarebbero state le pressioni di Della Mura per riallacciare la relazione, quanto la pretesa dei due aggressori di identificare il mittente degli sms, peraltro non partiti dal cellulare della vittima. La prima versione trapelata sulle cause dell´accaduto indicava che Della Mura, 24 anni, dopo essere stato lasciato dalla ragazza, avrebbe compiuto ultimamente nei suoi confronti delle pressioni per riconciliarsi.

Tuttavia, i carabinieri sono propensi ad accreditare come vera un´altra versione dei fatti, che e´ quella raccontata dalla vittima, la quale e´ stata lasciata dalla fidanzata quasi un anno fa. All´origine della lite, quindi, secondo i carabinieri di Castellammare che investigano sulla vicenda, non ci sono motivi passionali. Per quanto sorprendente, Gallinari e D´Amora avrebbero aggredito Della Mura perche´ quest´ultimo non avrebbe fornito loro alcuna informazione sull´autore degli sms. Una storia di periferia, insomma, che lascia perplessi anche gli investigatori. Secondo quest´ultima ricostruzione, infatti, la ragazza non si sarebbe mai lamentata con il fratello degli sms che stavano arrivando sul suo telefonino. Tuttavia, Gallinari era convinto che l´ex fidanzato della giovane poteva essere direttamente responsabile dei messaggi sul telefonino, o almeno essere a conoscenza di chi li stava inviando. I carabinieri hanno accertato che gli sms non sono partiti dal cellulare di Della Mura contro il quale si e´ scatenata la rabbia dei due cugini di Gragnano.

Ai responsabili dell´aggressione i carabinieri sono arrivati quasi subito, grazie alle immagini dell´aggressione registrate dall´impianto di videosorveglianza installato nella piazza dove e´ stato consumato il reato. Della Mura intanto resta ricoverato nel reparto grandi ustionati del Cardarelli di Napoli: le sue condizioni, gia´ gravi, sono peggiorate nelle ultime ore. Scuote il capo amareggiato il parroco del paese, don Carmine Del Gaudio: ´´A cose cosi´ aberranti non avevamo mai assistito, ma per fortuna la stragrande maggioranza dei nostri giovani e´ sana´´.

Sul versante strettamente sanitario, intanto, sono peggiorate le condizioni di salute di Antonio Della Mura. Il dottor Dario D´Angelo, medico del reparto Grandi Ustioni dell´ospedale Cardarelli, dove e´ ricoverato Della Mura, riferisce che il ragazzo presenta ustioni gravi sul torace, parte del volto e su una mano. Piu´ lievi le ferite agli arti inferiori. La bruciatura al torace e quella alla mano, in particolare, starebbero evolvendo in modo negativo, suscitando l´apprensione dei medici.

Il parroco: abbandonati da tutti
´´Sono perplesso. A queste cose cosi´ aberranti non eravamo mai arrivati´´: il parroco della chiesa di Santa Maria la Carita´ (Napoli), don Carmine Del Gaudio, commenta con grande amarezza l´aggressione al 24enne Antonio Della Mura, avvenuta a una cinquantina di metri dalla chiesa che sorge nella piazza centrale del Comune, nei pressi del Municipio. ´´Non e´ questa l´immagine del nostro paese, qui i ragazzi sono normali, anche se - prosegue il parroco - anche noi dobbiamo fare i conti con la microcriminalita´ che e´ frutto del disinteresse delle istituzioni nei confronti del mondo giovanile´´. Ogni domenica, nella chiesa di Santa Maria la Carita´ - spiega il parroco - i giovani del paese seguono con regolarita´ le funzioni religiose; sono diverse centinaia quelli che partecipano attivamente a tutte le iniziative proposte da don Carmine Del Gaudio. ´´Qui manca tutto - spiega Del Gaudio - non ci sono strutture per le attivita´ sportive, non c´e´ una sala giochi, nessuna iniziativa per aggregare in modo costruttivo, per riempire il tempo libero dei giovani in modo sano. Si fa fatica anche a trovare un campo sportivo. Ne so io qualcosa. Gli unici riferimenti per i ragazzi sono la parrocchia, la pro loco e di recente si e´ costituita un´associazione teatrale´´. L´appello di don Carmine va quindi alle istituzioni locali: ´´anche i carabinieri da queste parti si vedono poco, serve un po´ piu´ di impegno per evitare che fatti come questi possano ripetersi in futuro´´.

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