Un business da decine di migliaia di euro al mese, diverse stradine o vicoli coinvolti, botole nascoste anche dietro statue votive, traffico di stupefacenti verso la costiera sorrentina e il coinvolgimento del gruppo criminale dei “Fransuà”, storicamente alleati del clan camorristico dei Gionta. C’è tutto questo e molto altro nel blitz antidroga effettuato ieri mattina dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Torre Annunziata. Sei gli indagati finiti in manette a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip oplontino. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico e di spaccio di stupefacenti di vario tipo, marijuana, cocaina, eroina e crack.
A finire in manette sono stati: Pellegrino Colasante, 27enne di Torre Annunziata: Aniello Gallo, 33enne di Torre Annunziata; Cristian De Angelis, 21enne di Torre del Greco; Salvatore Aurino, 37enne di Torre Annunziata; Daniele Vista, 23enne di Torre Annunziata; Francesco Colasante, 47enne di Torre Annunziata.
Le forze dell’ordine si sono concentrati su una piazza di spaccio scoperta nel rione Provolera, in pieno centro storico di Torre Annunziata. A capo della piazza c’era Aniello Gallo, che controllava ben cinque vicoli del centro della Provolera. Parliamo di vico Luna, vico Asilo Infantile, vico Gelso, vico Panni e vico Parini. Stando alle stime, le dosi vendute al presso da 20 a 50 euro, avrebbero fruttato al sistema di pusher, vedette e pali oltre 20mila euro al mese. Un grandissimo numero di assuntori fermati nel corso dei mesi dai carabinieri provenivano dalla penisola sorrentina, perlopiù giovanissimi che arrivavano a Torre Annunziata a bordo di scooter.
Di Bari: «Attendiamo fiduciosi la verità». Il sindaco Vicinanza: «Un pezzo della nostra identità è stato lacerato con violenza». Ruotolo: «Il primo pensiero va alla famiglia Parlato. La città è parte lesa.»