28 arresti sono stati eseguiti questa notte dai carabinieri di Torre del Greco che, a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli, ha fatto scattare le manette per esponenti dei clan camorristici dei "Formicola", "Mazzarella", "Altamura", "Rinaldi" e "Contini" operanti in zona.
"È questa la storia di una camorra vecchia, dalle radici profonde, difficile da estirpare, incancrenita in metodi abusati, forte di un'asfissiante capacità di controllo. Una camorra che agisce secondo schemi ricorrenti, mostrando lo stesso volto feroce in periferia come al centro della città di Napoli, scegliendo le stesse vittime, lacerandone la psiche in una morsa mefitica e letale". E' quanto si legge nell'ordinanza del GIP, scaturita a seguito delle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Tutti gli arrestati sono stati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto illegale di armi ed elusione alla normativa in materia di prevenzione patrimoniale.
Le indagini hanno portato a scoprire numerose estorsioni ai danni di imprenditori edili dell'area Torre del Greco, grazie anche ad "un imprenditore straordinariamente coraggioso che reagisce a un autentico assedio, concentrico, senza apparenti vie di uscita, scegliendo la strada della legalità. Un imprenditore da decenni oppresso dal giogo estorsivo, tirato per la giacca, spremuto come un limone, usato come trofeo da esibire agli avversari. Un imprenditore che non ce la fa più e, alla fine, corre dai carabinieri, collabora, denuncia, ricostruisce lunghe esperienze di vessazioni, si ribella con la forza della dignità e della determinazione di una non più sopportabile disperazione" scrive ancora il giudice per le indagini preliminare nell'ordinanza.
E proprio mentre a Castellammare di Stabia si riaccende la polemica sull'assenza di un'associazione antiracket, nella vicina Torre del Greco "una scintilla si è accesa".
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»