“Piena fiducia da parte di Eav, a tutti i livelli, nella magistratura e massima collaborazione con gli inquirenti - come sempre, com’è giusto e come ovvio che sia - per accertare la verità e le eventuali responsabilità".
Ad affermarlo è Umberto De Gregorio, presidente dell’Ente Autonomo Volturno, a pochi giorni dalla tragedia che ha spezzato quattro vite sulla funivia del Monte Faito. Parole che arrivano mentre la Procura di Torre Annunziata ha acceso i riflettori sulle responsabilità dell’accaduto, avviando un’indagine che coinvolge direttamente l’ente gestore.
Sono quattro, al momento, gli indagati: Marco Imparato, responsabile dell’esercizio e della manutenzione della funivia; Pasquale Sposito, direttore generale di Eav; e due dipendenti, Giancarlo Gattuso e Pasquale Di Pace. I magistrati stanno cercando di ricostruire ogni dettaglio: dalla catena di comando alle condizioni tecniche dell’impianto, passando per le procedure di controllo e sicurezza adottate nei giorni precedenti al disastro.
La prossima tappa sarà l’autopsia sulle vittime, fissata per giovedì 24 aprile: un momento delicato e decisivo, che potrebbe fornire ulteriori elementi per chiarire le cause dell’incidente.
Intanto, la comunità è ancora scossa da quanto accaduto. Dolore, rabbia e bisogno di giustizia si mescolano tra i familiari delle vittime, che chiedono non solo verità, ma anche garanzie perché tragedie simili non si ripetano.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»