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tempo di lettura: 2 minScendendo da Spaccanapoli ed immettendosi su Via Duomo, all’ ingresso di Forcella appare maestoso un dipinto sulla facciata di una palazzina popolare: il protettore di Napoli,San Gennaro; con lo sguardo rivolto al cielo e alto più di 15 metri, un murales dal forte impatto visivo.
L’opera intitolata “Gennaro”, sarà inaugurata il 19 settembre, nel giorno del miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Nata su iniziativa di “Inward osservatorio sulla creatività urbana”, dell’assessorato ai Giovani e di quello al Decoro urbano; con il patrocinio del Museo del Tesoro di San Gennaro e dell’Eccellentissima deputazione della Real cappella del Tesoro di San Gennaro.
La facciata destinata a ospitare il graffito, ripulita da infiltrazioni, cavi pendenti, è già diventata un capolavoro amato dal popolo e dai turisti.
L’autore di quest’opera è Jorit Agoch, lo street artist nato a Quarto da madre olandese e padre italiano, laureato all’ Accademia delle Belle Arti è tra i più noti e apprezzati street artist in Italia e all’ estero. Ha cercato personalmente la superficie perfetta su cui dipingere il Santo, lavorando gratuitamente da più di una settimana, tutta la giornata fino alle 20, su un braccio meccanico messo a disposizione dal Comune e manovrato da un operatore.
“Il volto di San Gennaro, è quello di un mio amico, che ho voluto in un certo senso santificare, anche se può sembrare blasfemo, ma è un po’ lo stesso concetto e modus operandi che usava Caravaggio, portare volti di persone del popolo gente comune e farli diventare Santi e Madonne. Ed anche in questo caso , la persona è una persona reale ed è un mio amico operaio trentacinquenne di Napoli” spiega Jorit “ la realizzazione eseguita con bombolette spray, la possiamo chiamarla graffito, anche se molti la definiscono street art , ma in realtà un vero e proprio dipinto sul muro”, e rimettendosi le cuffie ci sorride e ritorna al suo dipinto, a disegnare ascoltando musica.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»