La punta del Siena fu accolta dal parroco Don Paolo Cecere della chiesa di Sant'Antonio di Padova negli anni della guerra in Albania
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Erjon Bogdani
Il suo nome in estate era stato tra i sogni più ambiziosi della Juve Stabia, ma quel matrimonio non s'ebbe da fare. Eppure le strade di Erjon Bogdani e della città di Castellammare di Stabia sono legate da un rapporto indissolubile, seppur di stampo non calcistico. Il 34enne bomber albanese, sposato con la fotomodella salernitana Rossella Ariodante, da bambino è infatti stato accolto da don Paolo Cecere, parroco della Chiesa di Sant'Antonio di Padova, al momento del suo arrivo in Italia assieme alla madre, docente di storia, negli anni della guerra in Albania. Da allora il legame tra l'attaccante e don Paolo è rimasto forte, tant'è che il sacerdote ha officiato nell'estate 2010 il matrimonio tra Erjon e Rossella. Calcisticamente il connubio Juve Stabia-Bogdani non si è invece concretizzato, troppo forte per la punta il richiamo della serie A e la voglia di dimostrare una volta di più il proprio valore nella massima serie. E chissà che stasera non sia proprio lui a regalare una fetta di Europa League al Siena nell'andata della semifinale di Tim Cup all'Artemio Franchi contro il Napoli. In fondo, per lui, è un piccolo derby.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»
