L'amministratore unico Filippo Polcino
La Juve Stabia chiede rispetto. L’episodio della dubbia espulsione di Varnier, decretata dopo appena 15 minuti di gioco senza ricorrere all’utilizzo del VAR, è solo l’ultima di una serie di ambigue interpretazioni che iniziano ad incidere sul comunque positivo percorso delle vespe. Un modus operandi che, al termine del match con il Brescia, ha spinto l’amministratore unico Filippo Polcino a chiedere equità di trattamento ai vertici arbitrali. «I ragazzi e mister Pagliuca meritano i nostri complimenti – ha evidenziato il dirigente gialloblù –, hanno dominato pur giocando in dieci uomini per tutta la gara. Episodi alla mano, abbiamo subito un solo tiro in porta, oltretutto frutto di una deviazione fortuita di un nostro difensore. La stima e l’affetto per questa squadra sono immensi, fin qui abbiamo dimostrato di poter giocare alla pari con chiunque, anche con avversari blasonati. Abbiamo conquistato questa categoria con merito, chiediamo rispetto ora che gli episodi dubbi iniziano a diventare tanti. Non parlo di malafede perché gli errori vengono commessi anche in serie A, chiedo che vengano utilizzati i mezzi tecnologici per correggerli. Dopo la gara con lo Spezia mi hanno mostrato una foto in cui il tocco di mani del difensore su Maistro era evidente, stavolta invece Borrelli andava verso l’esterno con un altro nostro difensore in linea. Contribuiamo alle spese del VAR al pari dei club più prestigiosi, chiediamo di essere trattati alla pari degli altri dato che ci sottoponiamo ad enormi sacrifici per competere in questa serie B priva dei contributi di un tempo. Da inizio campionato iniziano ad essere davvero troppe le gare condizionate, tra l’altro in alcuni casi episodi simili sono stati interpretati diversamente. La tecnologia c’è e chiediamo che sia utilizzata, spero di non dover più tornare su questo argomento. Basta, o faremo sentire la nostra voce rivolgendoci a chi di dovere. Meritiamo rispetto». Ora, più che mai, è necessario che l'AIA utilizzi raziocinio ed equità di giudizio.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»
