Immagine di repertorio
La Juve Stabia affronta un Catania che, a dispetto dello status di neopromosso, mira al salto di categoria. Mister Pagliuca deve fare a meno di Romeo, squalificato per 3 giornate dopo l’espulsione rimediata a Brindisi, e Marranzino, fermato per un turno dal giudice sportivo. Il tecnico gialloblù conferma il 4-3-3 con Thiam tra i pali. In difesa il tandem centrale composto da Bachini e Bellich viene supportato sulla fascia mancina da Andreoni e sulla corsia destra da Baldi. Lungo la mediana Leone, al suo fianco viene supportato da Buglio ed Erradi alle spalle dei trequartisti Bentivegna e Piscopo. Candellone è il terminale offensivo. Presenti, tra abbonamenti e paganti, tremila spettatori.
Cronaca:
Prima azione da gol a favore delle vespe: Candellone ruba palla in prossimità dell’area di rigore, subentra in area, prova a servire Bentivegna, il numero 10 non ci arriva per poco. Regna l’equilibrio nei primi quindici minuti: le vespe gestiscono discretamente le manovre degli etnei. Al 15’ azione offensiva dei gialloblù: Piscopo serve Bentivegna, l’attaccante tenta un mancino rasoterra, che termina di poco al lato. Al 17’ Zanellato viene servito in area, poi tenta un tiro a giro che finisce sopra l’incrocio dei pali. Dopo trenta minuti di gioco, il match rimane in parità. Ma al 31’ il parziale cambia: contropiede della Juve Stabia, Piscopo viene entra in area, serve il neo entrato Meli che di piatto insacca alle spalle di Bethers. È il primo gol stagionale con la maglia delle vespe. Protesta la panchina del Catania per un presunto fuorigioco. Non si ferma l’azione offensiva gialloblù: al 34’ Buglio serve Candellone, che cross in area, pallone deviato in corner. Al 40’ il Catania va vicino al pari: pallone in area respinto dalla difesa stabiese, Zanellato calcia dal limite, ma il pallone viene deviato di poco in angolo. Il direttore di gara concede due minuti di recupero. Finisce il primo tempo con le vespe in vantaggio grazie al gol di Meli.
Non cambiano i ritmi nei primi quindi minuti della ripresa. Al 21’ brivido per il Catania: Di Carmine tenta un sinistro a giro, il pallone viene allontanato, poi Chiricò calcia dalla distanza, Thiam è costretto ad allungarsi e ad allontanare il pericolo. Al 26’ le vespe vanno vicine al raddoppio: Leone raccoglie un buon pallone su respinta, il centrocampista calcia di destro, il pallone termina di poco al lato destro della porta. Al 28’ azione pericolosa degli etnei: Chiricò accelera sulla fascia sinistra, crossa al centro, la porta è spalancata, ma non c’è nessuno dei rossazzurri in area. Al 30’ rispondono i gialloblù: Piscopo è lanciato in contropiede, entra in area, ci prova di piatto con il destro, il pallone finisce di poco al lato. Al 40’ clamorosa palla gol per il Catania: Di Carmine a tu per tu con Thiam, c’è un rimpallo che favorisce gli etnei e manda il pallone in direzione della porta, ma la difesa allontana tempestivamente. Al 45’ il Catania rimane in dieci: Silvestri si becca il secondo cartellino e lascia i suoi in inferiorità numerica negli ultimi minuti di gioco. Il direttore di gara concede sei minuti di recupero. Gli etnei provano l’assalto nel finale. Piovanello a tu per tu con Bethers, si lascia ipnotizzare e l’estremo difensore allontana il pericolo. Triplice fischio finale: esultano i tremila spettatori del Menti. Il fortino di Via Cosenza si conferma inespugnabile. La cavalcata vincente della squadra di Pagliuca continua e mantiene la vetta della classifica.
Tabellino:
JST – CAT 1-0
Juve Stabia (4-3-3): Thiam; Andreoni, Bachini, Bellich, Baldi; Erradi (Folino 20’s.t.), Leone (Maselli 34’s.t.), Buglio; Bentivegna (Meli 27’p.t.), Candellone (Rovaglia 35’s.t.), Piscopo (Piovanello 34’s.t.). A disp.: Signorini, Esposito, Andreoni, La Rosa, Maselli, Meli, Guarracino, Folino, Gerbo, D’Amore, Rovaglia, Picardi, Vimercati. All.: Guido Pagliuca.
Catania (4-3-3): Bethers; Bouah (Castellini 1’s.t.), Silvestri, Curado, Mazzotta; Zammarini (Dubickas 39’s.t.), Quarini (Landinetti 38’s.t.), Zanellato (Sarao 17’s.t.); Chiricò, Di Carmine, Marsura (Rizzo 17’s.t.). A disp.: Albertoni, Torrisi, Maffei, Sarao, Privitera, Dubickas, Rizzo, Deli, Ladinetti, Lorenzini, Castellini. All.: Luca Tabbiani
Arbitro: Mattia Caldera della sezione AIA di Como
Assistenti: Veronica Vettorel della sezione Latina e Vincenzo Pedone della sezione AIA di Reggio Calabria
IV ufficiale: Claudio Giuseppe Allegretta della sezione AIA di Molfetta
Ammoniti: Erradi (JS), Silvestri (C), Sarao (C), Chiricò (C), Rizzo (C)
Espulsi: Silvestri (C)
Marcatori: Meli (JS) 31’p.t.
Angoli: 2-8
Recuperi: +2’p.t., +6’s.t.
Di Bari: «Attendiamo fiduciosi la verità». Il sindaco Vicinanza: «Un pezzo della nostra identità è stato lacerato con violenza». Ruotolo: «Il primo pensiero va alla famiglia Parlato. La città è parte lesa.»