Il confine tra delusione ed estasi è un filo sottile, che esplode in tutta la sua potenza al minuto 94 grazie alla gran girata di Bombagi.
tempo di lettura: 5 minIl confine tra delusione ed estasi è un filo sottile, che esplode in tutta la sua potenza al minuto 94 grazie alla gran girata di Bombagi. Una prodezza balistica che fa ancora stropicciare gli occhi, e che annuncia definitivamente il ritorno del centrocampista sardo tra i protagonisti della nuova Juve Stabia di Zavettieri.
Una partita, quella contro il Catania, che racchiude in sé tante storie. È una sfida di cartello, dal tasso tecnico elevato, che garantisce spettacolo, ma soprattutto la cornice di pubblico delle grandi occasioni. Purtroppo non è stata una gara per tutti. Come ormai siamo sempre più spesso abituati a constatare, il prefetto della provincia di Napoli ha deciso di vietare la vendita dei tagliandi di ingresso ai residenti in Sicilia, a prescindere dai vari programmi di fidelizzazione tanto reclamizzati negli ultimi anni.
Una rivalità forte tra le due tifoserie, che però non si incrociavano da ben 15 anni. Gli scontri del passato, a partire dal 1946, parlano di sole 3 sfide disputate tra le due compagini, con un bilancio in perfetto equilibrio con 1 vittoria gialloblù, 1 pari ed una vittoria degli etnei proprio nell’ultimo confronto diretto datato 2000. Ironia della sorte, quel campionato vedeva ai nastri di partenza anche l’Atletico Catania, nato sulle ceneri del Leonzio, e furono proprio questi ultimi a decretare la retrocessione della Juve Stabia al termine della doppia sfida (3-0 0-1) persa contro i cugini del Catania Calcio. Erano le vespe di Fissore, Sorrentino, Fontana, Menolascina e Ricchetti tra gli altri.
Zavettieri freme per espugnare il “Menti” al suo secondo tentativo, e centrare un successo che manca ormai da 5 mesi. Correva la penultima giornata della stagione scorsa e ad inchinarsi alla legge del fortino stabiese fu il Lamezia, sconfitto per 4-2. Il mister gialloblù ha fiducia nei suoi titolarissimi e conferma 10/11 dei ragazzi scesi in campo ad Agrigento, con l’unica eccezione di Carrotta, che va a sostituire l’infortunato Cancellotti andando ad agire nell’inedita posizione di esterno alto. Il centrocampista classe ’95, nonostante la giovane età, si sta facendo apprezzare per costanza, applicazione e duttilità. Schierato in 7 occasioni su 8, vanta il secondo più alto minutaggio dell’intera mediana dopo Obodo.
Sul “Menti” soffia un vento freddo, ed i tifosi non aspettano altro che essere scaldati dalle emozioni provenienti dal rettangolo verde. La prima la regala Sergio Contessa, che da alcune partite sembra essere tornato lo stantuffo inesauribile ammirato nella scorsa stagione lungo l’out sinistro. Nel post-partita dice di trovarsi maggiormente a proprio agio da terzino, ma il suo spostamento a esterno operato da Zavettieri ne sta esaltando la vena realizzativa. Al minuto 27, sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta sulla sinistra, Favasuli crossa al centro, Pelagatti anticipa Gomez, il cursore pugliese si avventa sulla palla vagante e con un bolide mancino non lascia scampo a Bastianoni. 2 gol nelle ultime 3 gare, secondo consecutivo davanti al pubblico di casa e Contessa ha già eguagliato lo score di tutta l’intera stagione scorsa quando andò a segno contro Martina e Benevento, sempre in trasferta. Neanche il tempo di godersi il vantaggio che gli etnei già pareggiano i conti. Falcone batte velocemente un calcio di punizione trovando libero il brasiliano Calil che fa partire un preciso diagonale che si infila alle spalle di un incolpevole Polito. Nella ripresa entrambe le squadre sono accorte, timorose di scoprirsi, in quanto consapevoli che anche la minima distrazione potrebbe rivelarsi fatale. Ne risente lo spettacolo con le occasioni da gol che latitano. Zavettieri inserisce Gatto per Carrotta per dare maggior spinta offensiva e Pancaro risponde con Russotto per Calderini. Ed è proprio dai piedi dell’ex Napoli che nasce qualcosa di interessante, con una punizione di poco larga ed un cross che, deviato da Favasuli, diventa pericoloso per Polito che smanaccia salvando il risultato. Il match diventa una partita a scacchi con i tecnici che cambiano modulo per provare a scardinare le difese e conquistare i 3 punti. Con l’ingresso di Barisic il Catania passa al 4-2-3-1 e Zavettieri che ben sa leggere momenti e situazioni, inserisce De Risio (un altro gradito ritorno, visto che mancava dalla sfida interna contro la Paganese) per Liotti, arretra Contessa sulla linea dei difensori e passa ad un più accorto 4-1-4-1 con Obodo schermo davanti alla difesa.
Il match sembra incanalato sul risultato di parità, ma il calcio non è solo uno sport, più precisamente una favola, un sogno ad occhi aperti che regala momenti di gioia e commozione, soprattutto quando a prendersi tutta la scena è un ragazzo che ha sofferto tantissimo negli ultimi mesi. Leggi Ciccio Bombagi e la mente vola a quel maledetto play-off di Bassano con il gol-vittoria annullato a Gomez e la lotteria dei rigori che sorrise ai veneti in seguito all’errore decisivo del jolly nativo di Sassari. La disperazione di Bombagi, subito rincuorato dal popolo gialloblù, che si strinse intorno ad uno dei suoi calciatori più rappresentativi nel momento forse più delicato della carriera. Un inizio di stagione colmo di difficoltà, costretto a sottoporsi ad un intervento che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per 5 mesi. Un’eternità. Ma il calcio offre sempre nuove opportunità, e ad Agrigento il tanto sospirato ritorno in campo. 17 minuti che gli danno il tempo di battere la punizione su cui irrompe Polak per lo 0-2 che mette il punto esclamativo sul trionfo delle vespe. Contro il Catania, entra al minuto 87 al posto di Nicastro, e 7 minuti più tardi è suo il gol da 3 punti. Cross dalla destra di uno straripante Romeo, con Bombagi che prende il tempo a Garufo e fa gonfiare la rete con una meravigliosa girata al volo da far vedere e rivedere nelle scuole calcio.
È la notte di Bombagi, il cui graduale rientro a pieno ritmo potrà dare tante soluzioni in più alla fase offensiva di Zavettieri, che già gongola per il secondo successo consecutivo. Domani c’è subito un nuovo impegno, allo “Zaccheria” di Foggia per il secondo turno della Coppa Italia di Lega Pro. Sabato, alle 20:30, sarà di nuovo campionato in quel di Matera.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»