A "Passione Gialloblù", che va in onda come sempre il martedì alle ore 21 sulla pagina Facebook di "stabia channel", è stato ospite Samuele Romeo, ex difensore delle vespe. Tra i temi trattati c'è il campionato appena concluso e l'inizio di questi playoff. «La Juve Stabia non è partita bene per diversi motivi - spiega Romeo -, tra questi c'è il cambio di allenatore e i tanti nuovi giocatori arrivati. Questo ha inciso, e non poco. Ora, stanno raccogliendo i frutti del loro lavoro. Non era facile fare quello che hanno fatto, complice la rivoluzione di inizio stagione. Dirigenza, staff tecnico e gli stessi giocatori meritano solo applausi per quello che hanno conquistato, mi riferisco al quinto posto e alla conquista dei play off. Il 3-4-3? E' normale che, avendo un uomo in più a centrocampo, riesci a coprirti meglio. Tattica o non tattica, i giocatori che ha la Juve Stabia sono giocatori che potrebbero giocare con qualsiasi modulo. L'allenatore ha dovuto cambiare nel corso della stagione. Ha visto che, giocando a tre in difesa, davano il meglio di sè. Ha fatto bene, infatti, perchè i risultati sono arrivati. Fattore campo? Giocare senza pubblico è come se facessi delle amichevoli. Molte squadre, anche piazze importanti, han giocatori che soffrono la pressione. Loro sono stati avvantaggiati. A me personalmente non cambia molto. Detto questo credo che, a differenza di un tempo, in questa situazione non influisce molto il giocare in casa o in trasferta». Poi, abbiamo voluto ricordare il passato. «La conquista dei playoff? Le scorie della stagione precedente, dovute alla retrocessione, c'erano. Inutile nasconderlo. Nel calcio però, così come nella vita, non devi mai pensare al passato, ma solo al presente e al futuro. Lavorare in settimana pensando solo alla partita ci ha permesso di fare tutto quello che abbiamo fatto. Ci saremmo meritati molto di più per tutto il lavoro che abbiamo fatto, ma non è stato possibile. Non nascondo che, ripensando ai playoff, se dovessi scegliere una partita da rigiocare, sarebbe proprio quella con il Bassano. Abbiamo subito un furto. E' stato annullato il gol di Gomez senza un valido motivo dal quarto uomo. Io, così come credo i miei compagni, non abbiamo digerito e non lo digeriremo mai. Se l'avessimo vinta, sono convinto che avremmo potuto vincere i play off. Ce lo saremmo meritati, visto anche lo splendido gruppo che eravamo». Attualmente Samuele è allenato da un ex gialloblù. «Mister Danucci? E' uguale a come quando giocava (ride, ndr). Parla poco, ma fa tanto. Come prima esperienza, sta facendo benissimo. Lo dicono i risultati. Siamo tutti molto contenti di quello che stiamo facendo». Infine, abbiamo voluto analizzare questa post season. «Adesso, che ci saranno i primi caldi, se non si è pronti fisicamente, sarà veramente tosta. Noi per un mese non abbiamo giocato. In due settimane abbiamo disputato sette partite. Oltre a prepararsi bene, bisogna essere dei professionisti anche fuori perchè questo aiuterà molto. La sfida con il Palermo? Sono nato e cresciuto li. Ma, ammetto che ho il cuore diviso. Qui, a Castellammare, sono diventato uomo e calciatore. Sono due grandi squadre. Sono sicuro che sarà una bellissima partita. Che vinca il migliore».
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»