La Juve Stabia piazza i primi due colpi della sessione invernale. A conferma dei rumors dei giorni scorsi, il trequartista Nicola Mosti e l’attaccante Andrea Adorante stamane sono ufficialmente divenuti gialloblù con la formula del prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni che dovrebbero coincidere con l’eventuale salto di categoria. Classe 1998, il talentuoso centrocampista di proprietà del Modena vanta trascorsi nei settori giovanili di Empoli e Juventus, oltre che esperienze con le prime squadre di Gavorrano, Viterbese, Imolese, Monza, Juventus U23, Ascoli e Virtus Entella. Il suo è un innesto che garantisce ulteriore talento ed esperienza in un settore del campo fondamentale che necessiterà di molteplici opzioni ora che le squadre si arroccheranno spesso in difesa a protezione del singolo punto. Per il medesimo motivo è stato ingaggiato Adorante, classe 2000 che, cresciuto nell’Inter, ha giocato con le maglie del Parma, della Virtus Francavilla, del Messina e della Triestina, club che ha condotto alla salvezza lo scorso anno e che ne detiene attualmente il cartellino. Alto 1.82 metri per circa 78 kg di peso, sarà chiamato a rappresentare una spalla di spessore per Candellone soprattutto a gara in corso e, eventualmente, a farlo rifiatare in occasione di impegni ravvicinati. Con l’ipotesi del ritorno di D’Agostino tuttora in ballo, questi due ennesimi sacrifici economici del patron Andrea Langella ne dimostrano la volontà di voler provare a giocarsela sino in fondo per un obiettivo inimmaginabile lo scorso luglio quando fu affidata a mister Guido Pagliuca una squadra in fase di pressappoco totale ricostruzione. Ironia della sorte, domenica la Juve Stabia si ritroverà di fronte un Monterosi che annovera numerosi elementi del recente passato, su tutti Cinaglia, Altobelli e Silipo che erano nella città della acque sino alla scorsa stagione. Probabile che alle falde del Faito non faccia tappa il bomber Costantino, dato ad un passo dal Catania. Un impegno da affrontare con il morso di sempre senza guardare alla posizione di classifica di un avversario deciso a cambiare marcia dopo un girone di andata nettamente al di sotto delle aspettative della scorsa estate e che non rende giustizia al valore di un organico di categoria.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»
