Foto Facebook - Latina Calcio 1932
La Juve Stabia espugna lo stadio Francioni di Latina. Una doppietta di Adorante nel primo tempo e un gol di Meli nel finale consentono alle vespe di piegare la resistenza dei pontini che avevano provato a riaprire il match con Crecco. Rammarico nelle parole dell’ex Gaetano Fontana: «Conosco Fasolino e il suo valore. Quando è stato sostituito, non è stato sostituito per errore, ma dovevo inserire un under in più perché conoscete le nostre dinamiche. Capisco che potrebbe sembrare un’idea un po’ bizzarra, ma nelle dinamiche di una partita, come esce un giocatore in attacco, così esce anche un portiere. Era solamente questo il motivo. Oggi lui rientrava, perché c’erano le condizioni per poter rientrare. È normale che quando un portiere fa quel tipo di errore. È evidente a tutti, in particolare quando giochi con la prima in classifica che macina prestazioni e risultati da inizio stagione diventa difficile riprenderla. Credo che ci sia stata una prestazione importante contro la prima della classe. So che la Juve Stabia ha dei principi di gioco interessanti. Merito dei ragazzi, se siamo riusciti a rimettere la partita in sesto. Nel secondo tempo ho avuto la sensazione di potermela giocare fino alla fine. Poi è arrivato anche il terzo gol a causa di errore sull’ultimo intervento. Mi dispiace per il ragazzo perché sente la responsabilità della partita addosso. Lui sa benissimo che il portiere è così: quando sbaglia, diventa un macroerrore e quindi molto evidente. È giovane e deve passare attraverso questo errore. Domani è già la vigilia di un’altra partita. Oggi Di Livio l’ho visto meglio rispetto a Francavilla. È un problema di condizioni, perché quando rientri da un infortunio, rientri in qualche modo frenato. Là in mezzo siamo veramente corti e Lorenzo ha fatto veramente una grande partita. Mi aspetto ci sia una crescita, non solo da parte sua, ma anche da parte degli altri. Fermo restando che davanti avevamo una signora squadra. Il tutto è condizionato dal risultato, ma non mi faccio impressionare quando perdiamo. È normale che quando regali un gol alla Juve Stabia, fai fatica a riprendere la partita. Arriva con una certa facilità dentro l’area avversaria. Oggi due tiri e mezzo e abbiamo preso tre gol. I ragazzi avevano capito che c’era la possibilità di giocare fino. La Juve Stabia sta facendo un campionato straordinario. Pagliuca l’ho visto a Teramo e mi sono reso conto che avesse dei principi importanti. Si vedeva già da quella gara che avrebbe fatto un campionato importante. Sicuramente per come la partita si è incanalata sono infastidito. Sta giocando un calcio piacevole oltre che redditizio. Quella Juve Stabia faceva un grande calcio, ma non mi è stato permesso di finire il lavoro. Non è dipeso da me, più che lavorare e fare quello che stava facendo non potevo fare. Dopo il mio allontanamento, la situazione non è andata a migliorare. Mi dispiace non averlo terminato, ma oggi è un’altra storia. Ho vissuto anni importanti sia da calciatore, che da allenatore. Oggi è un risultato anche per loro e quindi sono contento per loro e per l’ambiente di Castellammare.»
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»