Mezavilla e Jidayi formano una diga insormontabile, Acosty è una scheggia, Mbakogu sottotono.
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Tomas Danilevicius
La splendida vittoria delle vespe in Tim Cup contro la Sampdoria è frutto di una grande prova corale, ma le prestazioni dei singoli rappresentano un motivo di interesse importante in vista dell'avvio di un torneo cadetto che promette scintille in casa gialloblù. Di seguito, ecco le pagelle ai calciatori stabiesi, tra cui spiccano indubbiamente Seculin e Danilevicius, assoluti protagonisti dell'impresa contro i blucerchiati:
JUVE STABIA
Seculin 7,5 – Il goriziano ricorderà a lungo una notte magica, in cui ha ipnotizzato dal dischetto Poli e lo specialista Maxi Lopez, regalando alle vespe un successo dal sapore storico. Nel corso dei 120' si fa notare per un bell'intervento in apertura su Estigarribia, per qualche uscita sicura e per i suoi rilanci sempre lesti e precisi. Blinda la porta gialloblù.
Baldanzeddu 6,5 – Di fronte a sé ha il Campione d'Italia in carica Estigarribia, ma il terzino sardo non si scompone, prendendo le misure al sudamericano e formando con Acosty un tandem davvero devastante sulla corsia destra.
Scognamiglio 6 – Si fa sorprendere sulla percussione di Maxi Lopez in occasione del gol del vantaggio doriano, soffrendo la fisicità dell'argentino, ma nel resto della gara guida la difesa con la solita perizia e sagacia tattica. Implacabile dal dischetto.
Figliomeni 6 – All'esordio da titolare in gare ufficiali, appare ancora un po' appesantito nelle gambe a causa di una struttura fisica imponente che richiede tempi lunghi per entrare in forma. Lascia intravedere qualche buona chiusura e una discreta tecnica nei disimpegni.
Dicuonzo 6 – Krsticic non gli crea problemi e il torinese riesce a difendere la sua corsia senza sbavature. Non accompagna mai l'azione in fase offensiva, ma ha il merito di trasformare il terzo penalty, contribuendo al successo finale.
Acosty 7 – Una scheggia sulle corsie esterne. Dopo un primo tempo in sordina, il ghanese inizia a carburare ed il suo impeto diventa un vero e proprio rebus per la difesa doriana. Prima Costa, poi De Silvestri non riescono a contenerne le avanzate e i pericoli per i blucerchiati aumentano a dismisura col passare dei minuti. Se fosse più freddo sotto porta, sarebbe già protagonista nella massima serie.
Mezavilla 7 – Il brasiliano sembra entrato in forma in netto anticipo rispetto alle due precedenti annate ed è già padrone di un centrocampo dall'impronta spiccatamente muscolare. I suoi inserimenti mettono i brividi alla retroguardia genovese. Dal 40' s.t. Erpen 6,5 – Parte più indietro nelle gerarchie rispetto alla coppia di esterni titolare, ma la sua tecnica continua a deliziare la platea del 'Menti'. Come Re Mida, trasforma in oro ciò che tocca e dal dischetto ripropone il delizioso cucchiaio con cui già aveva sorpreso Anania in occasione della vittoria contro il Pescara nella passata stagione.
Jidayi 6,5 – Il roccioso mediano è un muro invalicabile. Dotato di una fisico imponente, pecca un po' sul piano atletico e non sempre è lucido in fase di impostazione, ma nell'uno contro uno superarlo è impresa davvero ardua. E' suo l'assist in occasione del gol del pari firmato da Danilevicius.
Zito 6,5 – Ha il compito di attaccare la profondità per sfruttare le sponde di Bruno e infilarsi negli spazi, pertanto ha avanzato la sua posizione rispetto alla passata stagione, rendendosi più pericoloso in zona gol. In assenza di Genevier, è il tiratore designato di tutti i calci piazzati e le sue traiettorie impensieriscono a più riprese la difesa blucerchiata. Dal 44' s.t. Agyei 5,5 – Inserito per restituire equilibrio al centrocampo dopo l'uscita di Mezavilla, non demerita nel corso dei supplementari, ma fallisce goffamente il tiro dal dischetto.
Bruno 6,5 – L'ariete napoletano rappresenta la novità tattica principale nell'avvio di stagione delle vespe. La sua abilità nel difendere palla e nelle sponde consente a Braglia di fare ricorso con più frequenza al lancio lungo, per sfruttare le sue spizzate e consentire agli esterni di attaccare gli spazi in maniera incisiva. Pedina essenziale.
Mbakogu 5,5 – Il nigeriano non sfigura sul piano dell'impegno, ma spesso difetta in lucidità. In area non riesce mai a finalizzare con precisione gli assist precisi di Acosty e Zito e i suoi proverbiali guizzi sembrano ad oggi un lontano ricordo. Si gioca chances importanti in una stagione che potrebbe consacrarlo tra i grandi protagonisti o lasciarlo nel limbo degli incompiuti. Dal 40' s.t. Danilevicius 8 – Entra in campo e in pochi minuti si traveste da eroe, zittisce le critiche e realizza dapprima il gol del pari al 91', poi anche il penalty decisivo nella lotteria dei rigori. Da emarginato a protagonista, è lui il re per una notte nel trionfo gialloblù.
All. Braglia 7 – La sua squadra sembra già in condizioni atletiche invidiabili al contrario delle due precedenti annate ed anche la Samp ha avuto modo di testare il furore agonistico e la grinta delle vespe stabiesi. Dopo il gol di Maxi Lopez, il tecnico toscano decide di cambiare in corsa l'assetto tattico e Danilevicius ripaga la sua scelta con la rete del pari.
SAMPDORIA: Romero 6,5; De Silvestri 6; Gastaldello 5,5 (4’ s.t.s. Castellini s.v.); Rossini 6; Costa 6; Munari 6; Obiang 7; Poli 5,5; Krsticic 5,5 (41’ s.t. Soriano 6); Pozzi 5 (1’ s.t. Maxi Lopez 6,5); Estigarribia 6. All. Ferrara 6.
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