Mister Guido Pagliuca
La Juve Stabia soccombe al Mapei Stadium. Le reti di Portanova e Vergara indirizzano la sfida su binari favorevoli alla Reggiana, troppo tardiva la reazione delle vespe per andare oltre il gol consolatorio di Adorante. Una sconfitta da cui le vespe dovranno assolutamente apprendere. «La cravatta non è l’abito che ci si addice – precisa mister Guido Pagliuca –, questo ko deve insegnarci che non possiamo permetterci di scendere in campo morbidi come in questa circostanza. Abbiamo approcciato male la partita soprattutto sul piano mentale, la Reggiana è andata in vantaggio con merito. Vien da sé che quando si va sotto diventi complicato mantenere gli equilibri, poi abbiamo incassato il secondo gol che ha messo tutto ancora più in salita. Dispiace soprattutto per i tifosi, a Santo Stefano hanno percorso 1.000 km per noi. Sono consapevole di aver schierato alcuni uomini non al top della condizione, il dover giocare ogni 3 giorni impone anche decisioni del genere. Le tante assenze non devono rappresentare un alibi, nonostante nei giorni antecedenti la partita si sia fermato anche Floriani Mussolini oltre agli altri già infortunati. Questo fa parte del gioco quando si calendarizzano tanti impegni ravvicinati tra loro. Una situazione simile per una squadra come la Juve Stabia non è di semplice gestione. Vedremo se riusciremo a recuperare qualcuno per il match con il Frosinone, anche se non sarà semplice. Riavere a disposizione anche un solo elemento sarebbe molto importante. Avremo praticamente solo 2 giorni per cercare di ritrovare le energie fisiche e mentali, dopo la vittoria con il Cesena mi ero reso conto che non eravamo riusciti a farlo in vista di questa trasferta. Dovremo dimostrare di sentire la Juve Stabia addosso». Tempo di bilanci dopo la chiusura del girone di andata. «Siamo orgogliosi dei 28 punti conquistati, ora dovremo continuare a lavorare consapevoli delle difficoltà di questo campionato che corre. Il ritorno sarà ancor più complicato». Vietato fermarsi.