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Campania - La Regione si appresterebbe ad approvare il Piano Paesaggistico

Melisse: "la sua "mancata approvazione comporta un blocco totale del settore edilizio e del suo indotto, nonché della mancata disciplina del territorio".

tempo di lettura: 11 min
27/04/2014 0.00.36

Secondo alcune indiscrezioni, la Regione Campania si appresterebbe ad approvare il PPR (Piano Paesaggistico Regionale). Si tratta di uno strumento urbanistico che rilancerebbe in Campania l'industria edile, creando lavoro e facendo muovere le economie locali. Nei mesi scorsi, ed esattamente all'inizio di gennaio, il consigliere comunale di Castellammare di Stabia ne sollecitò l'approvazione inviando una nota agli assessori regionali di riferimento, facendo notare come la sua "mancata approvazione comporta un blocco totale del settore edilizio e del suo indotto, nonché della mancata disciplina del territorio".

Questa la nota integrale:

 

 

ALL' ILLMO ASS. all' URBANISTICA della REGIONE CAMPANIA

Egr On ERMANNO RUSSO

 

c.a. Al Presidente della 4° Comm Urbanistica Regionale

Egr On Pasquale Giacobbe

      c.a. Al Vice Presidente della 4° Comm Urbanistica Regionale

                                                          Egr  On Raffaele Sentieri

                                 c.a. Al Segretario della 4° Comm Urbanistica Regionale

                                                          Egr  On Mario Casillo

 

 

 

 

Oggetto: richiesta di  sollecito per approvazione del PPR (Piano Paesaggistico Regionale) dal Consiglio Comunale, già approvato dalla Giunta Regionale in data 28-2-2012, con allegate note inerenti detto piano.

 

Il sottoscritto arch. Eduardo Melisse,  consigliere comunale al comune di C/mare di Stabia ( per Liste Civiche "Soc Civile per Stabiae e Insieme per Cambiare") , nonché Presidente della Commissione Urbanistica Consiliare di detto comune, con la presente alle Illme S.V.

 

CHIEDE

Al fine di porre rimedio, alla grave crisi della regolamentazione territoriale e all' enorme crisi che da anni ha investito il settore dell'edilizia e del suo enorme indotto, la  definizione del disegno di legge Regionale "Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania per l'attuazione della pianificazione paesaggistica regionale ai sensi dell' articolo 135 del decreto legislativo 42/2004", mediante l' approvazione in Consiglio Comunale.

 

Sicuro di una tua attenzione alla presente, l' occasione mi è gradita per porti Cordiali Saluti

   18.01.2014                                                                         Arch Eduardo Melisse

 

Relazione allegata alla richiesta di sollecito approvazione del PPR (Piano Paesaggistico Regionale), già approvato dalla Giunta Regionale in data 28-2-2012 e non ancora  dal Consiglio Regionale.

 

Premesso che:

- in data 28-2-2012 è stato approvato in Giunta Regionale, l'atto di cui sopra;

- l'atto giuntale non è stato ancora approvato dal Consiglio Regionale;

- il territorio del Comune di C/mare di Stabia, nella sua interezza, è sottoposto ai vincoli imposti dalla legge Regionale n. 35/87 cioè il P.U.T. ,a differenza di com' era nello spirito della legge che doveva riferirsi alla sola  area fissata dal D.M. 28-3-1985 (i cosiddetti "Galassini"), ingessando il nostro territorio da 27 anni con gravi conseguenze per il settore edile, il suo indotto e per le categorie professionali ( architetti, ingegneri, geometra, periti edili, rappresentanti commerciali, ecc);

- per far fronte alla grave crisi economica ed occupazionale, fu emanato dal governo Nazionale,  la cosiddetta legge del PIANO CASA. Il legislatore con questa legge, utilizzando il settore edile, per la capacità del suo indotto, voleva far fronte alla grave crisi occupazionale ed economica come recita l'Art.1 la presente legge è finalizzata:

a) al contrasto della crisi economica e alla tutela dei livelli occupazionali, attraverso il rilancio delle attività edilizie nel rispetto degli indirizzi di cui alla legge regionale 13 ottobre 2008, n.13 (Piano territoriale regionale), e al miglioramento della qualità urbana ed edilizia utilizzando criteri di sostenibilità nella progettazione con particolare riferimento alle tecnologie passive ed ecosostenibili ;

- la legge sul piano casa n. 19/2009 come modificata dalla L.R. n. 2011 e s.m.i. pur chiarendo con l' art 12 bis comma 2) che recita:  "Le norme della presente legge   prevalgono su ogni altra normativa regionale, anche speciale, vigente in materia, fermo restando, per le zone vincolate, il parere obbligatorio delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo stesso, così come individuate dall'articolo 32 della legge n. 47/1985 e successive modifiche" ; non è riuscito a chiarire i dubbi per l' applicazione del piano casa, strumento d' intervento "A TERMINE" perché la sua durata è di anni 3 (tale legge  è stata già prorogata per due volte).

Nella passata amministrazione comunale, lo scrivente portò avanti la battaglia per l'applicazione  sul nostro territorio della legge de quo, sulla scia del comune di Massalubrense che aveva provveduto ad approvare in consiglio comunale le norme di attuazione, previo parere di un legale amministrativista, cosa che fece anche il consiglio comunale di C/mare di Stabia nella seduta del 29.06.2011.

Purtroppo,  nell' area della Penisola Sorrentina - Amalfitana, gli interventi ai sensi della LR 19/09 e s.m.i. non sono attuati, vuoi per l' incertezza normativa ( bastava che nell' art 12 bis comma 2) che recita.. "Le norme della presente legge   prevalgono su ogni altra normativa regionale, anche speciale,...." , in detto comma 2) sarebbe bastato la seguente dicitura..... "le norme della presente legge Prevalgono sul P.U.T.(LR 35/87)" 

Nei dirigenti pubblici, molto probabilmente, questa incertezza normativa nata da  presunti rischi giudiziari ha reso il settore completamente paralizzato. L' ingessatura a cui è sottoposto il territorio in virtù della LR 35/87 vigente e l' accavallarsi di normative urbanistiche (con piani sostitutivi), nonché dei molteplici vincoli che contrastano con quelle linee di presunto sviluppo, ha dato man forte all' INCERTEZZA NORMATIVA IN MATERIA, facendo si che il T.A.R. ACCOGLIESSE  MOLTI RICORSI D' IMPUGNATIVA con l' emanazione di molte sentenze di annullamento (Vedi TAR Napoli, VII Sez., Sent n. 5641, del 09.01.2013)

Il Decreto Ministeriale BB.CC.AA.  del 28-3-1985 pubblicato sulla G.U. n. 98 del 26-4-85, cosiddetto "Galassino"  stabiliva l' entità territoriale da includere nel P.U.T. per le sue qualità ambientali e paesaggistiche,  definita da via panoramica  a salire verso i monti lattari. Purtroppo nell' approvazione del P.U.T. invece di includere solo l' area stabilita dal D.M. del 28-3-85 fu incluso l' intero territorio comunale, inoltre l' elemento che rende la Regione Campania unica , sta nel fatto, che riunisce in una sola disciplina sia  la normativa paesistica sia  quella urbanistica, nonostante la diversità tra le due materie, e ciò, a parere dello scrivente, è alla base di tutte le incertezze interpretative, che hanno causato i contenziosi tra le pubbliche amministrazioni e chi ha cercato di intraprendere, in detti territori, percorsi edificabili nel rispetto delle leggi.

Con la legge Regionale n. 13/08 P.T.R. la Regione congiuntamente al MIBAC (ex Ministero BBAA) hanno verificato la compatibilità tra gli strumenti di pianificazione urbanistica in riferimento alla CONFERENZA STATO-REGIONI e le Province autonome di Trento e Bolzano Seduta del 19 aprile 2001 (Repertorio Atti n. 1239 del 19 aprile 2001).

-          Ritenendo necessario attivare processi di collaborazione costruttiva fra le pubbliche

amministrazioni di ogni livello aventi competenza istituzionale in materia di tutela e

valorizzazione paesistica.

Tenendo in considerazione  i principi posti alla base conferenza su richiamata:

- il paesaggio ha un importante ruolo di pubblico interesse nei settori culturali, ecologici

ambientali e sociali e può costituire una risorsa favorevole all'attività economica

contribuendo anche alla creazione di opportunità occupazionali;

- la tutela del paesaggio comporta il perseguimento di obiettivi di sviluppo sostenibile

sulla base di equilibrate e armoniose relazioni tra bisogni sociali, attività economiche e

ambiente.

Nella tabella delle aree definite dal D.M. del 28.3.1985,  l' area d' ambito del comune di Castellammare di Stabia che è quella che  da via Panoramica sale verso i monti, definita "PARZIALE" perché è solo una parte della città,  coincide con l' area d' ambito relativa a C/mare,  dei Piani Paesistici della Regione Campania.

Detta tabella è stata recepita dal Piano Territoriale Regionale  (L.R. n. 13/08), definendo in modo inequivocabile l' ambito di applicazione della normativa paesistica della legge n. 35/87 P.U.T.  e l' ambito di applicazione della normativa urbanistica-territoriale del P.U.T.

A sostegno di tale tesi la LR n. 13/08 ha delimitato gli ambiti degli S.T.S. (Sistemi Territoriali Sviluppo), tale  ambito S.T.S. - "F4 Penisola Sorrentina Amalfitana e Monti Lattari"- coincide con quello  del D.M. del 28.3.85 definito "Galassino".

Tutto quanto sopra relazionato trova riscontro nell' art 15 comma 2) lett a) del disegno della legge Regionale con il fine di approvare le linee guida del P.P.R. in itinere, recependo quelle stabilite dalla L.R. n- 13/08 (P.T.R.) e dalla L.R. 35/87 (P.U.T.) e quindi in congruenza con       l' ambito sancito dal D.M.  del 28.3.85 e dal S.T.S. "F4 Penisola Sorrentina Amalfitana e Monti Lattari".

Al fine di evitare future incertezze normative,  per il comma 2) lett a) art 15 del disegno di legge in itinere del P.P.R. è essenziale chiarire che: l' ambito paesaggistico,  sia quello stabilito dal D.M. del 28.3.85 che dal S.T.S. F4 ( LR 13/08);  per l' area esterna a detti ambiti, resta la tutela paesaggistica  stabilita dal D.Lgvo 42/04 (ex lege 1497/39, 490/99), anche per detta area ci sarebbero da fare delle differenziazioni in quanto non possono essere sottoposti allo stesso vincolo per esempio: piazza Monumento, Pzza Giovanni XXIII, Villa Comunale da un lato e dall' altro via Fontanelle,   via Napoli, via Petraro,  via Schito, via Ponte Persica (la zona periferica della città) ecc; per contesto paesaggistico, storico, culturale, abitativo ecc.

Quindi il nostro territorio è dominato da quest' incertezza normativa, da quest' equivoco, non chiarito né dalla politica regionale nè dalla locale. In genere la parola fine in positivo o in negativo è  posta dalla giustizia amministrativa, con un allungamento dei tempi d' investimento (se poi si concretizzano), con grandi difficoltà per chi opera nel settore, per gli investitori, per la mancata certezza dei tempi d' investimento  ( allungamento dei tempi, con conseguente incremento degli interessi da versare agli enti erogatori di prestiti ist bancari, finanziarie, norme che cambiano, ecc)

Quindi alla luce di quanto innanzi relazionato, nella qualità  e di consigliere comunale nonché di presidente della Commissione Urbanistica Consiliare del comune di C/mare di Stabia, con la presente sollecita la richiesta di cui in oggetto, affinchè la politica Regionale possa dare regole certe per la disciplina del territorio, perché, purtroppo l' incidenza della politica, con l' accavallarsi di norme, senza regole certe e chiare  ha reso quasi inapplicabile.

                                                                                        Eduardo Arch Melisse

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