«Il San Leonardo è un polo di eccellenza per la Sanità in Campania». Non ha dubbi il governatore Vincenzo De Luca, che ha inaugurato oggi i nuovi reparti del nosocomio stabiese e ha effettuato un tour approfondito all'interno del plesso ospedaliero, elogiando il lavoro svolto dal direttore generale dell'Asl Na 3 Sud Antonietta Costantini e dalla dottoressa Eutalia Esposito, insieme alla quale ha tagliato il nastro del nuovo reparto di ostetricia e ginecologia dopo aver fatto visita ai reparti di nefrologia e dialisi, di terapia intensiva e neonatale (Tin) e aver visionato la Tac, attiva finalmente dopo ben 4 anni. «Questo posto è bellissimo - ha affermato il governatore -. Il San Leonardo rappresenta un punto di riferimento imprescindibile della Sanità sul territorio e un passo per volta procediamo ad ampliare la gamma di servizi da offrire ai pazienti per garantire cure di primo livello in un contesto adeguato. Ma presto porteremo avanti altri lavori e aggiungeremo dieci posti letto alla Terapia Intensiva per migliorare la situazione del Pronto Soccorso». De Luca glissa sulla nomina di Commissario regionale alla Sanità e sui disagi prodotti dalla carenza di personale e da un Pronto Soccorso oberato dal flusso enorme di pazienti. «Fare i lamentosi è improduttivo - ha affermato il governatore -. Per quanto riguarda la nomina, dormo bene la notte e non ho ansie. Il Pronto Soccorso qui funziona meglio persino rispetto all'Umberto I di Roma. Ci piangiamo addosso anche quando non dovremmo. I momenti di sofferenza capitano inevitabilmente, ma in questo ospedale c'è un gruppo che lavora in sinergia e che non guarda di continuo l'orologio. Il reparto di ostetricia ha l'indice regionale più basso di parti cesarei e consente di praticare il parto in acqua e partoanalgesia, quello di neonatologia invece, da due settimane, è stato arricchito dall'apertura della terapia intensiva neonatale (Tin), l'unica presente nella Asl Napoli 3 Sud. Per questo ho voluto ringraziare tutti per lo straordinario lavoro che ha consentito nell'ultimo anno di recuperare ritardi storici e di realizzare qui a Castellammare un presidio pieno di eccellenze e di professionalità, che ora può contare e conterà sempre di più su strutture e attrezzature moderne e di qualità».