Con la formalizzazione dell’adesione del comune di Castellammare di Stabia, la Centrale Unica di Committenza di cui la città di Torre Annunziata è capofila diventa una delle più grandi della provincia di Napoli.
Questa mattina i sindaci di Torre Giosuè Starita, di Boscotrecase Pietro Carotenuto, di Gragnano Paolo Cimmino e di Castellammare Toni Pannullo hanno firmato l’integrazione della convenzione che ha incluso la città termale nella Centrale Unica di Committenza, lo strumento che centralizza nel comune torrese le gare d’appalto che bandiscono i quattro comuni.
L'estensione della Centrale Unica d'Acquisto anche al Comune di Castellammare di Stabia, oltre a costituire un emblematico esempio di quella filiera istituzionale orizzontale tanto invocata dall'attuale primo cittadino stabiese, rappresenta un elemento di novità finalizzato a garantire maggiore sicurezza e trasparenza nella gestione dei bandi e delle gare d'appalto, finora affidate alla Stazione Unica Appaltante (SUA). La convenzione è finalizzata a migliorare la qualità dei servizi mediante l'attuazione di standard uniformi e consente ai Comuni associati una gestione più efficiente delle procedure, razionalizzando l’utilizzo delle risorse umane, strumentali ed economiche impiegate e producendo risparmi di spesa mediante la gestione unitaria nell'affidamento delle procedure di acquisizione di lavori, servizi e beni.
Si tratta, dunque, di un metodo di accentramento della gestione delle gare ad evidenza pubblica, la cui ratio consiste nell'eliminare costi inutili connessi alla frammentazione della fase procedurale di acquisizione di lavori, servizi e forniture. Il risparmio non sarà soltanto di carattere economico, ma riguarderà soprattutto le tempistiche per l'emanazione dei bandi di gara. La SUA, infatti, prevede tempi piuttosto lunghi, a volte superiori a 10 mesi, per verificare un bando e dare il via libera alla gara d'appalto, componente a cui ora si potrà ovviare con la Centrale Unica.
