Sarà quasi certamente Acerra ad ospitare la fabbrica della Sbe-Sud, in cui lavoreranno gli ex operai di Meridbulloni. La ricerca di Alessandro Vescovini ha dato finalmente i suoi frutti. E l’accordo per individuare la nuova area produttiva per l’azienda di viti e bulloni in Campania è ormai ad un passo. L’imprenditore emiliano, dopo il primo approccio con il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino, è riuscito a trovare il bandolo della matassa di una vicenda intricata, che sta per concludersi con il lieto fine. Una vertenza iniziata lo scorso dicembre, quando la famiglia Fontana, che detiene la proprietà della Meridbulloni di corso Alcide De Gasperi, ha deciso di trasferire la produzione a Buttigliera Alta, in provincia di Torino, costringendo di fatto i lavoratori a fare le valigie e salire al Nord. Una scelta che ha gettato nel panico gli 80 operai, che hanno presidiato per diverse settimane i cancelli della Meridbulloni, in attesa di una soluzione al disagio che improvvisamente era piombato addosso a tutti loro. Grazie all’impegno che si è assunto Vescovini, che il 1 febbraio ha raggiunto l’accordo con 56 operai che hanno firmato il contratto che li lega alla Sbe-Sud, la nuova azienda dell’imprenditore emiliano, il quale si è assunto l’impegno di individuare l’area produttiva nei dintorni di Castellammare di Stabia, a fronte di un periodo di formazione di circa un anno a Monfalcone per le maestranze assunte. Dopo le difficoltà iniziali nel reperire un’area adeguata, anche a causa del dietrofront dei titolari della Damiano Motors di Torre Annunziata con cui la trattativa già in via di definizione è stata bruscamente interrotta proprio nel momento decisivo, Vescovini ha deciso di investire di tasca sua sull’acquisto di un capannone, avendo comunicato di aver ricevuto una commessa importante che gli consentiva di sostenere un investimento simile. E così la scelta è ricaduta su Acerra, a soli 30 km da Castellammare, per tutelare le maestranze stabiesi lasciate improvvisamente allo sbando dalla scelta della famiglia Fontana. Una sorte ben diversa, dunque, rispetto alla vertenza dei lavoratori della Whirlpool, le cui proteste non hanno prodotto al momento un risultato concreto. Castellammare intanto perde la sua sede produttiva, in attesa di comprendere le intenzioni della famiglia Fontana per quell’area, ma per le maestranze stabiesi arriva una boccata di ossigeno per una vertenza lavoro che, per la prima volta nell’ultimo ventennio in città, giunge a lieto fine.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»