Il prossimo consiglio comunale di Castellammare di Stabia, convocato per lunedì 5 maggio alle ore 10:00, si preannuncia molto significativo. All’ordine del giorno spicca una surroga che potrebbe avere riflessi ben più ampi: la sostituzione della consigliera dimissionaria Teresa Cesarano (Italia Viva) con il subentrante Ciro Di Martino. Una semplice formalità? Tutt’altro. Dietro questo passaggio si intravede un possibile cambio di passo negli equilibri politici del consiglio comunale e, forse, un’anticipazione di ciò che potrebbe accadere su scala regionale nei prossimi mesi. A livello campano, infatti, si sta ragionando attorno a un patto tra Partito Democratico e Italia Viva, un’alleanza che potrebbe mutare la geografia delle alleanze anche nei territori. Se Italia Viva, entrata in opposizione a Castellammare, dovesse decidere di avvicinarsi alla maggioranza guidata dal sindaco Luigi Vicinanza, il suo ingresso nella compagine di governo comunale aprirebbe scenari interessanti. Da una parte, Vicinanza consoliderebbe ulteriormente la sua posizione, anche in vista delle elezioni regionali. Dall’altra, l’eventuale ingresso di Italia Viva in maggioranza - o anche solo un’apertura - potrebbe avviare una fase di ridefinizione degli equilibri interni, fino a portare a un possibile rimpasto di giunta, prima o dopo l’appuntamento elettorale regionale. Va detto che, al momento, non ci sono ancora riscontri concreti. Ma il clima è quello di una transizione silenziosa, dove ogni mossa conta e ogni alleanza si misura non solo sui numeri, ma sulle prospettive. Ciro Di Martino, nuovo consigliere, potrebbe rappresentare un ponte tra l’attuale opposizione e una possibile collaborazione con il governo cittadino. Sarà una svolta immediata o una pedina in attesa di tempi più maturi? La verità è che Castellammare osserva con attenzione ciò che accade a Napoli e a Roma, perché la politica locale oggi più che mai è interconnessa con le strategie regionali e nazionali. Il Pd guarda a Italia Viva non solo come forza residuale, ma come potenziale alleato tattico in grado di ampliare la base centrista del centrosinistra. Un ragionamento che, se calato nel contesto stabiese, potrebbe rimescolare anche le carte del potere in città. Il consiglio del 5 maggio sarà dunque un termometro: la surroga sarà il passaggio visibile, ma il vero dibattito sarà tra le righe, nei corridoi del Palazzo Farnese, nelle telefonate che precederanno la seduta e in quelle che la seguiranno. Castellammare non è nuova a sorprese politiche, ma questa potrebbe essere la stagione in cui i segnali deboli diventano direzioni forti. E mentre si avvicinano le urne regionali, la domanda resta sospesa: il sindaco Vicinanza userà il rafforzamento per blindare l’attuale assetto o per rilanciarlo con nuovi volti e nuove intese?
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»