Quattro anni dopo la sua presentazione, il progetto delle opere a terra di Marina di Stabia potrebbe ora subire un’accelerazione. E’ stata infatti convocata per il prossimo 3 settembre la conferenza dei servizi decisioria a cui prenderanno parte i referenti del Ministero del Made in Italy, della Regione Campania, del Consorzio Asi e del Comune di Castellammare di Stabia. In questa occasione si dovrà decidere se dare il via al progetto che cambierà radicalmente il volto di quella zona della città.
La scheda progettuale con la proposta di variante da parte della proprietà era arrivata al protocollo dell’ente circa quattro anni fa. Una circostanza che aveva di fatto riaperto la discussione sulla questione, avviando il confronto politico e tecnico sull’opportunità di realizzare nuove case nel Marina. Il documento approvato in consiglio comunale e le due successive conferenze di servizi avevano definito uno schema, indirizzando le nuove strutture da realizzare verso la destinazione turistico-ricettiva alberghiera “funzionale e strutturale alla mission del Marina”, allineandosi pertanto alle indicazioni del Contratto d’Area. Nel frattempo è subentrato lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche. E la vicenda di Marina di Stabia si era nuovamente interrotta. Ora, con l’insediamento della nuova amministrazione comunale, si riprende a discutere di questo importante progetto.
L’obiettivo della proprietà, intanto, è chiaro: realizzare un albergo di categoria superiore, con 120 stanze, ristoranti, piscina, ampi spazi all’aperto ed attrezzature congressuali, un residence per 54 miniappartamenti (residenze temporanee, case vacanza), una spa e fitness, nonché 120 case per gli ospiti del Marina. Mentre Comune di Castellammare di Stabia, ormai un anno fa, aveva manifestato la necessità di aumentare gli standard a disposizione del pubblico, per aprire in maniera più netta il porto turistico alla città. Resta da capire ora per quanto tempo quel pezzo di città resterà ancora degradato dopo la scelta, compiuta circa un ventennio fa, di realizzare prima le opere a mare e poi quelle a terra.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»