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Castellammare - Riaprono le Terme Antiche. Fissati orari e prezzi

La riapertura è prevista per la prossima settimana. Saranno impiegati tutti gli ex lavoratori di Terme di Stabia.

tempo di lettura: 2 min
21/07/2016 22:57:58

Nuovo incontro questa mattina a Palazzo Farnese tra il sindaco Antonio Pannullo ed i rappresentanti degli ex lavoratori di Terme di Stabia. Sono state affrontante in dettaglio le fasi organizzative legate alla riapertura della Antiche Terme che dovrebbe avvenire nell’ultimo weekend del mese di luglio.

Il sindaco Pannullo ha parlato chiaramente di un “progetto” che avrà una durata di 100 / 120 giorni e coinvolgerà tutti i 200 lavoratori (o meglio, coloro che sono ancora senza un sostegno al reddito) delle  fallite Terme di Stabia. Nel corso del periodo di “vita” del progetto, tutti i lavoratori saranno inseriti in un cronoprogramma che prevedrà due turni di lavoro giornalieri di 5 ore ciascuno. Non si tratterà di assunzioni, ma di lavoro retribuito tramite voucher a prestazione.

Il “progetto” prevede l’apertura al pubblico delle Antiche Terme in due modalità: un uso civico ed uno terapeutico. Per quanto riguarda l’uso civico, dalle ore 7 alle ore 8 tutti i cittadini potranno accedere alle fonti ex Vanacore per riempire le proprie taniche di acque minerali. A loro sarà richiesto il pagamento di circa 0,10 cent. per ogni litro di acqua asportata. Con la stessa modalità le terme saranno aperte poi di pomeriggio dalle 16.00 alle 17.00.

Per l’uso terapeutico, invece, l’accesso al parco delle Antiche Terme ed alle relative fonti sarà garantito dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 22.00. Sarà previsto il pagamento di un ticket d’ingresso che, come prima ipotesi, avrà un costo di 8 euro per i non residenti e di 4 euro per i residenti. In queste fasce orarie sarà presente, oltre al persone addetto al controllo degli accessi ed alle pulizie, anche un medico idrologo. Resteranno, invece, ancora chiuse le fonti esterne alle terme. Fonti stabiane.

«Si tratta di un progetto in cui i lavoratori termali collaborano con l’amministrazione comunale – precisa Salvatore Suarato della Cisl – Non è certamente questa la soluzione auspicata, il lavoro è ben altro. La nostra speranza, che è alla base della disponibilità che abbiamo dato, è quella di una riapertura graduale e completa del complesso termale, recuperando le convenzioni con l’ASL ed impiegando a pieno regime tutti i lavoratori termali. Ci rendiamo conto che questo non è il vero lavoro, ma ci auguriamo che tale progetto possa raggiungere l'obiettivo finale affinché nasca qualcosa di importante anche per la stessa città di Castellammare».

Al confronto, così come quello di lunedì, era presente anche il consigliere regionale Alfonso Longobardi che, tra le altre cose, si è offerto di collaborare personalmente all’acquisto delle divise che i lavoratori andranno ad utilizzare durante le loro funzioni.

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