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Castellammare - Villa comunale, i lavori procedono senza sosta. Ecco come appare la scogliera per l'ampliamento a mare

Corsa contro il tempo per la riapertura del tratto compreso tra l'Hotel Miramare e la Cassarmonica entro la fine dell'anno in corso, con la prospettiva di riconsegnare alla città l'opera completa entro il termine tassativo del 31 marzo 2017.

tempo di lettura: 2 min
di Mauro De Riso
08/11/2016 13:36:23

Procedono senza sosta i lavori per la riqualificazione della villa comunale, sottratta agli stabiesi ormai 18 mesi fa e divenuta il simbolo del fallimento della passata gestione amministrativa a causa del mancato rispetto della scadenza del 31 dicembre 2015 prevista inizialmente per la conclusione dell'opera. Nel mese di luglio il cantiere è tornato in funzione in seguito alla rimodulazione dei retrospettivi da parte della Regione Campania, atto poi ratificato nelle scorse settimane con la firma del sindaco Antonio Pannullo e del governatore Vincenzo De Luca. Le varianti progettuali relative ai bagni pubblici e all'ampliamento a mare sono state approvate e intanto gli operai della Rf Appalti sono al lavoro per provare a restituire la villa agli stabiesi in due fasi distinte. È ancora valida, infatti, l'ipotesi di una riapertura del tratto compreso tra l'Hotel Miramare e la Cassarmonica entro la fine dell'anno in corso, con la prospettiva di riconsegnare alla città l'opera completa entro il termine tassativo del 31 marzo 2017. I cordoli e alcune aiuole sono stati intanto già installati, mentre è in corso d'opera l'ampliamento a mare della villa. Dalla foto si intuisce già l'effetto del prolungamento del lungomare con la massicciata, una scogliera che chiude la passeggiata pedonale estendendosi verso l'arenile. L'idea di ricorrere alla massicciata, in realtà, è stata introdotta per rispettare il budget fissato per il completamento del tratto di villa comunale che si estende dal Miramare alla Banchina di Zi' Catiello, di cui finora è fruibile soltanto la parte più esterna contenente i mosaici ricostruiti col Levocell. Nel progetto di partenza, infatti, era prevista la palificazione, che avrebbe consentito l'installazione di circa 200 pilastri per l'ampliamento a mare, creando così una struttura più stabile rispetto alla scogliere, a rischio “depressione” con il progressivo allontanarsi delle sponde marine. Pare, tuttavia, che la ditta abbia assicurato di disporre delle opportune precauzioni per scongiurare questo pericolo, mentre la corsa contro il tempo prosegue ed entro un mese e mezzo gli stabiesi potrebbero tornare ad impadronirsi di una fetta importante della villa comunale, la cui rinascita rappresenta un volano per il rilancio del turismo e dell'economia in città.

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