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Penisola sorrentina - Comune Unico, il progetto divide la politica

Botta e risposta tra giovani, partiti e fazioni. Vico sarà l’ago della bilancia, ma il si al progetto di fusione passerà anche per Meta e Piano. Il 27 novembre tavola rotonda con esperti e politici

tempo di lettura: 2 min
di Francesco Pascuzzo
09/11/2015 16:03:39

Se dall’asse Sorrento-Massa-Sant’Agnello è ormai scontato il parere positivo al progetto del Comune Unico, non allo stesso modo la pensano gli altri paesi vicini. Ma non è solo un discorso geografico, viste le divisioni politiche interne allo stesso PD costiero sull’argomento. Mentre il fautore della fusione Ferdinando Pinto (consigliere democratico a Sorrento) è schierato da tempo sul fronte del sì, altri elementi PD in penisola non la pensano certo allo stesso modo del docente universitario. A partire da Giuseppe Tito, sindaco di Meta, tra i più accesi dei sei sindaci costieri a porre dei paletti al progetto in itinere.

La diatriba si è poi avviata anche sul web, con la creazione di blog e pagine social pro e contro il Comune Unico della penisola sorrentina. Attacchi da ambo le parti sono venuti anche da parte della stampa locale più faziosa, nei confronti del giovane leader PD sorrentino, Francesco Mauro, il quale non ha mai celato le sue simpatie per il progetto unificatore. Se i sostenitori di Pinto e dell’area PD sorrentina hanno detto sì alla fusione, spiegandone in vari modi i vantaggi futuri, i più ostinati elementi di centrosinistra locali hanno invece ribattuto a Sorrento con un secco No. Da Vico Equense e Meta le frange più campaniliste dell’area costiera hanno reso chiaro ed evidente il loro scetticismo verso il progetto. La fusione dipende strettamente anche dal territorio, a cominciare dall’estremo nord, cioè Vico. Il sindaco in carica Benedetto Migliaccio ha nelle ultime ore polemizzato con Pinto e con i comuni della Lega sorrentina (ossia quelli dell’asse Sagristani-Cuomo). Lo ha fatto a proposito del tema traffico e di alcuni dispositivi che scaricherebbero sul suo comune la “responsabilità” ed il peso di ogni decisione unitaria per il futuro. Insomma, i nodi vengono al pettine, mentre da Sorrento è la fazione dello sconfitto Marco Fiorentino a render noto il dissenso alla fusione. Ne gioverebbero più gli altri comuni che la stessa Sorrento, è il parere del giovane Eduardo Fiorentino (figlio dell’ex consigliere Rosario). Il tema è praticamente all’ordine del giorno, tra posizioni diverse per motivi politici o per semplice opinione personale. Anche Piano di Sorrento ha mostrato più volte voci discordanti, a cominciare dai consiglieri Giovanni Iaccarino, Anna Iaccarino e tutta la frangia opposta al sindaco Ruggiero. Il prossimo incontro tematico del 27 novembre a Sorrento sarà aperto al pubblico, con interventi illustri dal mondo politico ed accademico. Su tutti circolano i nomi del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e dell’ex ministro della Pubblica Amministrazione Patroni Griffi, che saranno a Sorrento per discutere sull’argomento “forme associative fra Enti locali e Comune Unico”.

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