Procedure sospette a Torre Annunziata, scatta la revoca da parte dell’ufficio tecnico. L’ingegnere Gino Di Donna, nuovo dirigente dell’utc del Comune oplontino, ha bloccato 7 procedure avviate dal suo predecessore Nunzio Ariano, arrestato lo scorso 28 dicembre per aver percepito una tangente dal titolare della ditta che avrebbe dovuto eseguire dei lavori di adeguamento di una scuola alle norme anti-Covid.
La segnalazione è partita dalla denuncia di Lorenzo Diana, che aveva deciso di dimettersi dal suo incarico in giunta dopo l’arresto dell’ex vicesindaco Luigi Ammendola (di recente scarcerato), nell’ambito dell’inchiesta relativa al malaffare e alla corruzione nell’utc. Diana era stato nominato come suo vice dal sindaco Vincenzo Ascione, in qualità di garante di legalità per il suo ruolo di senatore anticlan, e aveva evidenziato anomalie rispetto ad alcune procedure messe in campo dal dirigente Ariano, con particolare riferimento all’incarico di direzione lavori al Quartiere Penniniello, all’affidamento in concessione del servizio di gestione della sosta a pagamento senza custodia, all’ampiamento e adeguamento dell’isola ecologica, alla manutenzione straordinaria e messa insicurezza dei locali ubicati in via Roma e via Terragneta, alla gestione dei servizi cimiteriali e all’ampliamento della videosorveglianza urbana “Progetto Torre Sicura 4.0”. Un vero e proprio terremoto, che va ad aggiungersi al turbine di ombre e fantasmi che aleggiano sul Comune di Torre Annunziata, su cui pende la scure del potenziale invio della commissione d’accesso, richiesta anche da 6 onorevoli di Forza Italia in un’interrogazione presentata al Ministro Luciana Lamorgese.
Le vicende del turbolente dell’amministrazione guidata da Vincenzo Ascione, tra l’altro, hanno acuito lo scontro interno al PD tra le due diverse componenti regionali del partito, quella che fa capo a Mario Casillo, mentore dell’ex vicesindaco Ammendola, e quella vicina ai vertici napoletani e ai consiglieri regionali Manfredi e Fiola, ormai in rottura col capogruppo dem. Una guerra di nervi che potrebbe protrarsi fino alla conclusione del mandato di Ascione, con un centrosinistra ormai smembrato e una serie di scandali che hanno minato la credibilità della classe politica oplontina.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»