Lettera alla redazione.
tempo di lettura: 7 minDurante l'epoca del governo cittadino del centro-sinistra, avevo fatto diverse obbiezioni, sia a riguardo di iniziative TESS, che comunali stabiesi riguardanti, in entrambi i casi, il responsabile Salvatore Vozza. Ma questo non tenne conto di consigli e soluzioni alternative, che gli furono inoltrate, sia tramite un suo architetto TESS, che organi di diffusione (L'Opinione di Stabia, Stabia Channel), sia personalmente, grazie al gentile impegno di Enzo Guadagno, presidente dell'associazione Citta´ viva, che gli consegno´, personalmente, una mia documentazione, riguardante l'uso del perimetro Magazzini Generali/deposito del sale.
Lo schizzo planimetrico, che qui allego, e´ solo una parte, un ulteriore sviluppo di quelli pubblicati, anche su questo sito, gia´ svariati anni fa, senza nessun riscontro, e di nessun genere, da parte di nessuno. Ed in questo contesto e´ da vedere il miglior possibile uso anche della ex casa del fascio, considerata la sua posizione strategica. Per non appesantire il discorso, ripetendo cose indicate gia´ innumerevoli volte, prego di guardarsi lo schizzo allegato. QUESTA SOLUZIONE RISOLVE TRE PROBLEMI: ELIMINA L'INQUINAMENTO DELLE ACQUE, LO SPIAGGIAMENTO DELLE MATERIE PLASTICHE GALLEGGIANTI ED EVITA LA SCOMPARSA DELLA SPIAGGIA, DOVUTA ALL'INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEI MARI
A parte l'ammodernamento del cantiere, con un largo bacino, dove sia possibile assemblare anche grandi ripopolatori ittici trimarani, larghi intorno ai 100 metri, e le relative, necessarie colmate, realizzate utilizzando il materiale risultante dal dragaggio di tutto il bacino portuale, le macerie risultanti dall'abbattimento dei Magazzini Generali e del deposito del sale, insieme a quelle provenienti da abbattimenti di edifici nel centro antico, considerati non piu´ recuperabili, non contenuti in questo schizzo. Lo stesso vale per l'uso della banchina Marinella e per gli ampi spazi retrostanti. Idem con patate, per quel che riguarda l'uso dell'attuale banchina di allestimento, dotata di una bretella stradale di collegamento, per il traffico croceristico/ passeggeri di giorno, e quello da/per le navi tratta-rifiuti, la notte.
Parimenti non visibili da questo schizzo sono la trasformazione della caserma Cristallina in un albergo "nautico", dove ospitare i partecipanti diretti all'imbarco sui proposti velieri nostalgia, battenti rotte nel Mediterraneo occidentale, per quelle mete non frequentate dalla croceristica maggiore (e le isole eritree delle Dahlac, durante l'inverno). Questi velieri (con scafi in vetroresina), da costruire nel polo nautico di Torre, farebbero base nello specchio d'acqua antistante l'acqua della Madonna, insieme ai grandi yachts, che non trovano posto alla Marina di Stabia. (Non cito la sistemazione dei relativi chalets, con un piano panoramico rialzato, per poter permettere il raddoppio binari sul piano banchina, come fermata della tranvia). Per poterlo fare, cioe´ per poter liberare questo specchio d'acqua dalla cianfrusaglia che, attualmente lo occupa, bisogna creare delle alternative, nel limite del possibile. E qui si entra nello schizzo.
Il molo sottoflutto (Montil), leggermente allungato ed allargato internamente, e´ attrezzato per accogliere navi-crociera lunghe fino a 180-200 metri (per quelle di maggiori dimensioni, c'e´ l'ex banchina di allestimento)i, SEMPRE CONSIDERANDO, CHE STABIA NON E` UN PORTO TERMINALE E CHE BEN DIFFICILMENTE LO DIVENTERA´ E CHE, DI CONSEGUENZA, NON HA BISOGNO DI UNA STAZIONE MARITTIMA. (L'ex pontile Magazzini Generali, abbassato al piano banchina ed allargato, serve, su entrambi i lati, come attracco per navi crociera lunghe fino a 140-150m, sovrastato dal grande edificio residenziale / energicamente autosufficiente, ed autosilo)
Porto Davide (1), prospiciente il Circolo Nautico stabiese, almeno raddoppia la sua capacita´ di accoglienza, grazie ad una totale trasformazione della banchina di zi´ Catiello, sostituita da un ampio e lungo molo (quella che e´ la costruzione attuale, la si puo´ intravvedere alla sua base).
E questo molo, solo pedonabile, come tutti gli altri, eccetto che per il rifornimento degli impianti, costituisce il lato iniziale di due bacini, separati tra di loro, A e B. (E´ chiaro che, come prima misura, bisognera´ risanare/ bonificare sia la spiaggia che i fondali antistanti, magari scambiandone i contenuti).
Quello A, piu´ piccolo, ma con una estesa spiaggia, serve, principalmente, per famiglie con bimbi, per l'elioterapia e la balneabiita´, al limite tutto l'anno, riscaldando l'acqua (dolce o marina purificata), tramite celle a combustibile/elettrolisi-idrogeno, prodotto grazie all'energia solare ricavata da celle fotovoltaiche, sistemate su coperture trasparenti su tutte queste nuove banchine e dighe (l'ossigeno prodotto e´ usato per la continua disinfezione dell'acqua balneabile, in sostituzione del cloro). Su questa spiaggia, oltre ai tipici ombrelloni, sedie e lettini, sono sistemabili anche i tipici divanetti in vimini del Mar del Nord, con copertura impermeabile ribaltabile, imbottiti, facilmente spostabili in due, secondo la posizione del sole. Mentre, sule coste nordiche, questi aggeggi sono portati in deposito, a fine ottore, i nostri rimarrebbero in uso tutto l'anno, grazie al nostro clima mite. (A gennaio, col sole, si puo´ uscire in giacca)
La posizione della cassa armonica, se ancora comprensibile all'epoca della sua progettazione e ricostruzione, oggi e´ del tutto sacrificante per gli spettatori, con spazi gia´ molto ridotti durante gli anni 50 del secolo scorso, quando bande musicali vi tenevano i loro concerti. Il problema si aggravera´, quando si trattera´ di risolvere i problemi logistici, per il trasporto di migliaia di visitatori, e la sistemazione dei loro automezzi, se non vi sono alternative di trasporti pubblici. E questa soluzione presuppone il riattamento della linea su ferro, con vetture propulse a celle di combustibile, da Torre Annunziata fino al CROWNE PLAZA, anche per tranquillizzare e purificare l'aria della citta´, con diverse fermate (Sarno, Marina di Stabia, Miramare, Villa Comunale, Marinella, ex Magazzini Generali, acqua della Madonna, Circum/terme, ex colonia ferrovieri, Hotel). (Al limite diramazione per Pompei?).
Nella parte superiore del bacino A e´ costruito un ampio semicerchio (2), come anfiteatro (con sotto gli impianti elettrolitici e di depurazione) per gli spettatori, insieme a panchine sistemate sui moli prospicienti. La cassa armonica (3) e´ sistemata su di una costruzione circolare, piu´ ampia, in modo da poterla utilizzare come palcoscenico suppletivo, in caso di bisogno. Un pontile (solo di servizio) la collega all'anfiteatro.
Il relativo molo delimitante, largo circa 50 metri sul piano superiore, costruito sul tunnel di scarico del rivo Cannitiello, ospita non solo tutta una serie di attivita´ commerciali, ludiche e gastronomiche, ma, alla sua cima, un grande edificio circolare (4), con un bar/ristorante/pizzeria sul piano banchina, e con una discoteca di pari dimensioni, sul piano sottostante.
Il bacino B, molto piu´ grande, delimitato, a sua volta, da un molo costruito sullo scarico del rivo San Marco, e´ principalmente utilizzato dalla gioventu´ sportiva, dedita al nuoto, ai tuffi, ad attivita´ ludiche-agonistiche, come la palla a nuoto, e non ha bisogno, pertanto, di una grande spiaggia.Per la fontana, mi piacerebbe pensare alla figura di Stabia, una (bella) donna in posizione semidistesa, con una cornucopia(?), da cui esce l'acqua..
(Ai sogni, non si comanda...).
Ognuno di noi sa che, dove esiste una movida, si hanno incidenti, liti ed alterchi di ogni genere, fino alle coltellate e peggio, anche nelle zone piu´ civili del mondo, specialmente dove lo spaccio di droghe gioca un ruolo importante. E´ illusorio credere che, senza un controllo continuo, attento, severo, capillare, preventivo, questa realizzazione non diventera´, ben presto, una zona malfamata. Invece di attrarre migliaia di persone, giorno per giorno, diventera´ una zona deserta, evitata da tutti coloro ancora preoccupati per la loro e l'incolumita´ dei loro cari.
E qui si chiude il cerchio: e´ indispensabile un controllo preventivo, efficace, che riduca al possibilmente minimo il rischio, che questa enorme movida,- si pensi a spettacoli di grande richiamo -, diventi un disastro, invece di costituire la chiave di volta dello sviluppo turistico stabiese, e ne decreti la inevitabile fine. E L'EDIFICO STRATEGICAMENTE IDEALE, DOVE SISTEMARE QUESTO CORPO DI FORZE DELL'ORDINE, E` PROPRIO QUELLO DELLA EX CASA DEL FASCIO. CHI OSSERVA L'ALLEGATA PLANIMETRIA, SE NE ACCORGERA`. SENZA QUESTA SOLUZIONE, QUESTO PROGETTO NON VALE UN FICO SECCO. Per la biblioteca comunale esisteva ed esiste l'alternativa Villa Gabola, ben piu´ adatta e consona allo scopo. Ma chi ci riflette? Chi presenta soluzioni alternative migliori?
Antonio Mascolo
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»
Numeri importanti per la nostra testata giornalistica.
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