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tempo di lettura: 5 minIl mese di giugno, che appena si affaccia a metà anno di questo strano 2012, si lascia alle spalle inquietanti interrogativi - non del tutto dissipati - che hanno scosso le coscienze non solo del nostro popolo ma anche di quelli di altri stati europei e di varie parti del mondo. L'Italia, ha affossato un Governo legittimamente eletto ma logorato da lunghe e ingrovigliate vicende in cui serpeggiano intrighi, lotte di potere tra partiti, partitini, gruppi autonomi ma non privi di quelle armi soprattutto finanziarie che a lungo andare hanno minato le basi di chi ha detenuto ufficialmente il potere e che detiene nell'ombra ancora le leve in grado di manovrare voluti orientamenti. Così ci troviamo con un governo formato da "tecnici" i quali hanno avuto bisogno, per amministrare, dell'aiuto di altri tecnici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Pressione delle tasse, scarsa produttività e di conseguenza scarso consumo, disoccupazione che avrebbe raggiunto indici altissimi, fabbriche chiuse, malessere sociale assai diffuso. Questa, al momento, è l'Italia, per giunta alle prese con una serie di eventi sismici che stanno funestando alcune regioni-pilota dell'economia italiana. E, in questo clima, festeggiamo, non sappiamo se giustamente o ingiustamente, la Festa della Repubblica. Ma, all'interno della nostra Italia, abbiamo lo Stato della Città del Vaticano, anch'esso in questo momento nel vortice di un ciclone, forse volutamente ampliato oltre ogni considerevole ragione, senza minimamente tenere presente che la Chiesa Universale, per secolare tradizione, anche se giustamente lenta nel prendere le sue delicate decisioni, sa essere ferma e capace di superare ogni difficoltà che pure nel suo bimillenario commino ha incontrato. Il Vaticano, oggi è dunque alle prese col problema dello Ior (Istituto per le Opere di Religione), quasi completamente risolto con la rimozione di dirigenti e funzionari, e, quello che preoccupa di più soprattutto la gerarchia ecclesiastica, il trafugamento di carteggi custoditi nelle stanze per Pontefice. Parliamo innanzitutto di questi ultimi fatti ritenuti incresciosi ma non privi di confusi aloni che al momento non ne fanno determinare le precise dimensioni e perciò rimane tutto da verificare, attraverso obiettivi e severi approfondimenti. I primi commenti che sono stati espressi nello Stato più piccolo del mondo, è che "si tratta di fatti gravi". "È una prova impegnativa per il Papa e per la curia romana": è racchiuso in questa frase il senso della vicenda relativa, appunto, alla fuga di documenti in Vaticano che al momento ha portato all'arresto del maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele. Ne ha parlato per primo, in forma ufficiale, proprio il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che ha fatto il punto della situazione incontrando i giornalisti. "Il Papa è testimone di una vicenda complicata che sta portando molto dolore - ha detto - ma è anche desideroso di comprendere la situazione e di far luce sulla verità". I tre cardinali della commissione di indagine sul cosiddetto 'Vatileaks', ovvero Herranz, Tomko e De Giorgi, "non hanno intenzione di sentirsi messi sotto pressione con tempi particolarmente rapidi", ha detto il padre Lombardi, smentendo anche la notizia di stampa secondo cui sarebbero stati interrogati "cinque cardinali". Il portavoce vaticano ha inoltre sottolineato che l'inizio dell'interrogatorio formale di Paolo Gabriele richiederà ancora alcuni giorni, mentre siamo al momento nella fase istruttoria e il reato per il maggiordomo di Benedetto XVI rimane al momento quello di furto aggravato. In merito al materiale ritrovato nell'abitazione di Gabriele, Lombardi ha affermato che "si tratta di una quantità di documenti sufficienti tale da procedere all'arresto e che si tratta di materiale sia cartaceo sia elettronico".Sempre nel corso delle discussioni, sono state fornite risposte alle varie domande tra cui quella riguardante le possibili dimissioni del Pontefice, A tale riguardo la risposta è stata precisa: Padre Lombardi ha affermato che si tratta di elucubrazioni di alcuni giornalisti senza fondamento. La Curia continua a esprimere solidarietà al Pontefice e a operare in piena comunione con il Successore di Pietro: "È proprio il momento e la situazione in cui dimostrare la stima, l'apprezzamento per il Santo Padre, per il suo servizio, la piena solidarietà con lui e quindi dimostrare anche unione, unità e coerenza nel far fronte a questa situazione".Il direttore della Sala Stampa ha sottolineato, inoltre, che è importante che la comunicazione relativa a questo evento doloroso per il Papa e la Chiesa sia ispirata a criteri di verità rigorosa: "Mi pare - ha aggiunto - che una linea di volontà di verità, di volontà di chiarezza, di volontà di trasparenza, questa - anche se con dei tempi graduali - fa i suoi passi, e quindi onestamente ritengo che stiamo cercando di gestire questa situazione nuova: cerchiamo la verità, cerchiamo di capire che cosa oggettivamente sia successo. Però, prima bisogna capirlo con sicurezza, anche per rispetto delle persone e della verità". Il Direttore della Sala Stampa ha spiegato ai giornalisti che sarà necessario aspettare per avere un quadro completo della situazione e che le indagini e gli interrogatori formali sono per ora a livello preliminare. Gli organi interessati in questa fase sono la magistratura vaticana e la Commissione cardinalizia. Padre Lombardi ha smentito alcuni particolari pubblicati dalla stampa, sulla presenza nell'abitazione di Gabriele di plichi già pronti ad essere spediti a specifici destinatari. Il materiale trovato in possesso dell'aiutante di Camera del Papa è ancora in fase di studio e di catalogazione. Naturalmente, considerate anche le vicissitudini del fatto, senza precedenti, almeno per la recente storia, il mondo cattolico è in ansia e prega per la soluzione della vicenda augurandosi che tutto sia riportato nei limiti di reali dimensioni con la buona pace di tutti.
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»
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