-
tempo di lettura: 1 minGli attivisti dei Verdi si sono incatenati all'ingresso del Lago Lucrino e poi si sono immersi nella foce ostruita che lo collega al mare per protestare contro l'abbandono ed il degrado dovuto al disinteresse delle istituzioni.
"C'è un progetto preliminare approvato dalla precedente amministrazione provinciale-dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli (nella foto di Genny Manzo Fotoreporter) ed il segretario provinciale Carlo Ceparano- concordato con il comune di Pozzuoli che risolverebbe definitivamente il problema ed invece da mesi tutte le istituzioni latitano forse perchè la natura,l'acqua,i pesci non votano.Il nostro impegno per non far morire i laghi in provincia di Napoli sarà determinato e costante.Abbiamo incontrato anche il proprietario del Lago l'Avv. imprenditore Dario Cincotti che ci ha assicurato la piena disponibilità a sostenere la nostra battaglia.Il problema principale è che la foce ostruita è di proprietà demaniale e quindi ha bisogno di un intervento pubblico".
"Ci siamo immersi nel Lago-spiegano il consigliere comunale Luigi Zimbaldi e il Presidedente dei Giovani Verdi campani Alex Poma-perchè con la morte dei laghi muore il territorio ed il turismo.Abbiamo scoperto anche una discarica fognaria che sversa nel lago creando ulteriormente danni ed inquinamento.Se non ci saranno interventi urgenti in breve periodo il Lucrino morirà".
Di Bari: «Attendiamo fiduciosi la verità». Il sindaco Vicinanza: «Un pezzo della nostra identità è stato lacerato con violenza». Ruotolo: «Il primo pensiero va alla famiglia Parlato. La città è parte lesa.»